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LβItalia Γ¨ un paese vecchio e che sta invecchiando sempre piΓΉ.
LβetΓ media nel nostro paese Γ¨ tra le piΓΉ alte al mondo: 46,8 anni.
Ed Γ¨ destinata a crescere ben oltre i 50 anni vista lβaspettativa di vita in continuo aumento e il saldo demografico ampiamente negativo.
La popolazione residente in Italia al 1Β° gennaio 2023 era di 58 milioni e 851mila unitΓ , 179mila in meno rispetto all'anno precedente.
Lβaspettativa di vita alla nascita in Italia ha raggiunto gli 82,9 anni, decisamente superiore sia a quella europea, pari a 77 anni, che a quella globale, pari a 71 anni.
La popolazione di etΓ superiore a 65 anni (anziani) Γ¨ passata dal 18% nel 2000 al 23,68% del 2021. Nel 1984, 40 anni fa, era inferiore al 13%.
La notizia veramente disastrosa per il nostro sistema previdenziale Γ¨ che, nonostante il tasso di occupazione nel nostro paese abbia raggiunto livelli storici da record (pur restando tra i piΓΉ bassi dβEuropa), sono presenti solo 1,44 occupati per ogni pensionato.
Secondo le previsioni, il rapporto tra individui in etΓ lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e piΓΉ) passerΓ dallβ1,44 attuale a 1,3 nel 2029 per poi scendere nel 2050 a uno a uno.
La soglia minima necessaria per la stabilitΓ di lungo periodo della previdenza pubblica Γ¨ lontana: 1,5 attivi per ogni inattivo.
Sistema previdenziale
I requisiti per il pensionamento attualmente vigenti sono:
- pensione anticipata: 42 anni e 10 mesi di contributiΒ per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne
- pensione di vecchiaia: 67 anni di etΓ con almeno 20 anni di contribuzione
Esistono poi una serie di deroghe che permettono unβuscita anticipata dal lavoro.
LβetΓ media effettiva del pensionamento nel 2022 Γ¨ stata pari a 64,4 anni: 64,2 per gli uomini (linea nera) e 64,7 per le donne (linea grigia).
In costante crescita dal 1997, quando si attestava a 58 anni.
In 25 anni lβetΓ effettiva di pensionamento Γ¨ quindi cresciuta di 6,4 anni.
Il pacchetto di misure dedicato alle pensioni contenutoΒ nella Legge di Bilancio 2024 del governo Meloni, per la prima volta dalla Riforma Monti-Fornero del 2011, ha modificato le regole non solo per chi Γ¨ vicino allβetΓ pensionabile (Quota 103 e Opzione Donna), ma anche per coloro che hanno iniziato a lavorare a partire dal 1996 e che rientrano nel sistema di calcolo contributivo.
Secondo un calcolo effettuato tramite il simulatore Pensami dellβInps, un lavoratore dipendente nato nel 1990 e che ha cominciato a lavorare nel 2015 potrΓ accedere alla pensione di vecchiaia nel 2060, quindi a 70 anni di etΓ .
Secondo unβanalisi della stessa Ragioneria dello Stato, nel 2060, il tasso di sostituzione (cioΓ¨ il rapporto definito in termini percentuali tra la prima rendita pensionistica e lβultimo reddito da lavoratore) sarΓ pari al 64% per i lavoratori dipendenti e al 51% per i lavoratori autonomi.
Il gap previdenziale (la differenza tra lβultimo reddito da lavoratore ed il primo da pensionato) continuerΓ ad allargarsi rispetto ai valori attuali.
SarΓ quindi impossibile, una volta chiusa la carriera lavorativa, mantenere lo stesso stile di vita contando esclusivamente sulla previdenza obbligatoria.
Nonostante i correttivi apportati al sistema previdenziale italiano negli ultimi 30 anni, dalla riforma Dini che dal 1996 ha introdotto il sistema di calcolo contributivo, il sistema previdenziale italiano Γ¨ molto fragile.
Il sistema previdenziale italiano Γ¨ poco sostenibile
Nello studio annuale condotto da Mercer e dal CFA Institute βGlobal Pension Index 2023β su 47 sistemi pensionistici nel mondo, quello italiano si Γ¨ piazzato in 31esima posizione dietro a gran parte dei paesi europei e nella stessa categoria di Botswana, Indonesia e Sud Africa.
βUn sistema che ha alcune buone caratteristiche ma presenta anche grossi rischi e/o carenze che dovrebbero essere affrontati; senza questi miglioramenti, la sua efficacia e/o la sua sostenibilitΓ a lungo termine potrebbero essere compromesseβ
La valutazione dello studio si basa su tre caratteristiche: adeguatezza, sostenibilitΓ e integritΓ per assegnare poi un punteggio complessivo.
In una scala da 1 a 100 lβItalia ha ottenuto un punteggio di 56,3 contro una media dei paesi analizzati di 63.
Se, per quanto riguarda Adeguatezza (in azzurro) e IntegritΓ (in viola) il nostro sistema pensionistico Γ¨ sopra la media, dal punto di vista della SostenibilitΓ (in verde) si piazza in penultima posizione, davanti solo a quello austriaco.
Il pessimo giudizio sulla sostenibilitΓ Γ¨ dovuto ad una crescita economica bassa, ad un debito pubblico molto elevato (sia in assoluto che in relazione al PIL), ad unβalta spesa governativa per le pensioni e ad un livello di adesione alla previdenza complementare ancora molto basso.
Riguardo alla spesa pubblica per le pensioni cβΓ¨ da segnalare che, in base al Bilancio di previsione dellβINPS per il 2023, le entrate previste per contributi ammontano a 263 miliardi di euro con una crescita del 4,3%, mentre la spesa prevista per le pensioni Γ¨ pari a 310 miliardi di euro, con un incremento del 5,19% rispetto al 2023.
Questo vuol dire che:
le uscite superano le entrate di 47 miliardi di euro
le uscite aumentano piΓΉ delle entrate
CβΓ¨ poco da stare tranquilli!
CONCLUSIONE
LβItalia Γ¨ un paese vecchio e che sta invecchiando sempre piΓΉ.
Questa dinamica demografica (aumento dellβaspettativa di vita e riduzione del rapporto tra lavoratori e non lavoratori) e le scelte poco lungimiranti fatte riguardo alla previdenza pubblica nei decenni passati (baby pensionati e sistema retributivo in primis) sono le cause della fragilitΓ del sistema previdenziale italiano e il motivo per cui dovremo lavorare piΓΉ a lungo e avremo una pensione molto inferiore rispetto allβultimo reddito da lavoro.
Che piaccia o no, questa Γ¨ la situazione attuale.
Lβunico modo che hai per colmare il gap previdenziale e poterti permettere una maggiore flessibilitΓ nellβuscita dal mondo del lavoro Γ¨ risparmiare, far crescere il tuo reddito, e contestualmente la tua capacitΓ di risparmio, e investire quei risparmi in modo che crescano nel tempo.
Gli strumenti per farlo ci sono.
Sta a te decidere se vuoi affidarti alla sorte o costruire, per te e i tuoi cari, un futuro piΓΉ solido e sereno.
Buona domenica!
Grazie per aver letto βInvestire con Intelligenzaβ
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