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Nellβarticolo di questa settimana gettiamo uno sguardo al passato per vedere come si sono comportate diverse attivitΓ finanziarie negli ultimi 10 anni.
Una volta fatto, vedremo come si sono comportati diversi portafogli dβinvestimento nello stesso periodo.
Per concludere, ti parlerΓ² dei due elementi che definiranno lβandamento dei tuoi investimenti da qui ai prossimi 10, 15, 20 anni.
Asset Class principali
Tra le principali attivitΓ finanziarie, lβazionario globale (ACWI, All Country World) Γ¨ quella che ha fatto registrare i rendimenti migliori: +180% (pari allβ11% annualizzato).
In seconda posizione troviamo lβoro, cresciuto del 125% (+8,5% annualizzato).
Mentre obbligazioni e liquiditΓ hanno avuto rendimenti nominali vicini a zero.
Nella decade passata, le obbligazioni aggregate (sia governative che corporate) europee sono cresciute di un misero 3,78% (+0,37% annualizzato) e le obbligazioni globali aggregate con copertura del cambio hanno addirittura perso lβ1,89% (-0,19% annualizzato).
La liquiditΓ , qui rappresentata da uno strumento che replica il rendimento offerto dal tasso a breve termine europeo (β¬str, Euro Short-Term Rate), in 10 anni ha reso lβ1,14% (0,11% annualizzato).
Di seguito puoi vedere i rendimenti complessivi che hanno ottenuto le diverse asset class dal 2014 ad oggi.
I risultati di obbligazioni e liquiditΓ sono particolarmente deludenti, ma non dovrebbero sorprendere eccessivamente visto il livello molto basso dei tassi dβinteresse per buona parte del decennio passato e la loro repentina impennata nel corso del 2022.
Nellβimmagine seguente trovi la relazione tra il rendimento annualizzato realizzato (sullβasse verticale) e la volatilitΓ (sullβasse orizzontale) delle cinque asset class.
Fin qui abbiamo parlato di rendimenti NOMINALI, ma quelli che contano per gli investitori sono i rendimenti REALI, ovvero quelli che tengono conto dellβinflazione.
Nel decennio 2014-2024 in Italia i prezzi sono cresciuti nel complesso del 20,46%, pari allβ 1,88% allβanno.
Questo vuol dire che solo azioni e oro sono riusciti a far crescere il valore dei risparmi, mentre liquiditΓ e obbligazioni hanno generato una perdita di potere di acquisto per chi vi avesse investito.

Azioni
Come tra le principali asset class il vincitore indiscusso Γ¨ lβazionario, cosΓ¬, tra i principali mercati azionari del mondo, quello che ha sbaragliato la concorrenza negli ultimi 10 anni (e anche nei 5 precedenti) Γ¨ senza dubbio quello americano.
Il principale indice azionario a stelle e strisce ha infatti messo a segno uno strabiliante +303%, pari al 15% annualizzato, ben al di sopra della sua media storica del 10%.
Le altre principali aree geografiche sono rimaste decisamente indietro: Giappone +135% (9% allβanno), Europa +95% (7% allβanno) e Mercati Emergenti +67% (5% allβanno).
Lβazionario dei paesi sviluppati (MSCI World) Γ¨ cresciuto del 205% (12% allβanno), mentre lβazionario globale (MSCI ACWI), che comprende sia paesi sviluppati che mercati emergenti, Γ¨ salito del 180% (11% allβanno).
Tutti rendimenti ben al di sopra del tasso dβinflazione.
Come Γ¨ possibile vedere nellβultima immagine, la volatilitΓ dei sei mercati presi in esame Γ¨ sostanzialmente simile e varia da poco piΓΉ del 15% dellβazionario globale al 19% dellβazionario USA.
Non sorprende che lβindice piΓΉ ampio e rappresentativo del mercato sia anche quello con la minore volatilitΓ .
Allo stesso modo si puΓ² vedere come gli indici che rappresentano lβazionario di un solo paese, USA (in blu) e Giappone (in arancione) siano i piΓΉ volatili, mentre gli indici piΓΉ diversificati e rappresentativi di aree piΓΉ ampie che comprendono diverse economie siano meno volatili: azionario globale (in giallo), azionario paesi sviluppati (in rosso), azionario mercati emergenti (in verde) e azionario Europa (in grigio).
Obbligazioni
Il mercato obbligazionario Γ¨ stato la grande delusione degli ultimi anni.
Come si vede bene dalla prima immagine, tutti i segmenti del mercato obbligazionario, seppure in modo diverso e tra alti e bassi, sono cresciuti fino alla fine del 2021 e nel 2022, complice il violento rialzo dei tassi dβinteresse messo in atto dalle banche centrali di mezzo mondo, hanno subito un netto calo.
Rendimento e rischio delle obbligazioni sono determinate principalmente da due fattori: durata dei bond e rating creditizio dellβemittente.
A paritΓ di emittente, maggiore Γ¨ la duration di unβobbligazione o di un paniere di obbligazioni, e maggiori saranno il suo rischio e, in condizioni normali, il suo rendimento (la duration Γ¨ la durata media finanziaria di un'obbligazione ed esprime la sua sensibilitΓ ai tassi dβinteresse).
Per approfondire leggi:
Questo vuol dire che quando i tassi scendono o rimangono stabili, come accaduto tra 2014 e 2021, le obbligazioni con durata maggiore forniscono rendimenti piΓΉ elevati in virtΓΉ del loro maggiore rischiositΓ .
Nellβimmagine che segue puoi vedere lβandamento di diversi ETF che investono in obbligazioni governative europee con diverse duration in quel periodo.
Al crescere della durata delle obbligazioni, cresce anche il rendimento. Le obbligazioni governative tra i 15 e i 30 anni hanno reso lβ80% in 8 anni.
Quando invece i tasso si alzano, i prezzi scendono. E maggiore Γ¨ la durata residua di unβobbligazione tanto piΓΉ profondo sarΓ il calo.
Ecco il rovescio della medaglia:
Nellβimmagine, vedi lβandamento dei medesimi strumenti nel corso del 2022.
Una volta capito che rischio e rendimento di unβobbligazione dipendono dal rating dellβemittente e dalla sua durata residua, Γ¨ piΓΉ semplice capire cosa Γ¨ successo nei 10 anni passati.
Le obbligazioni che hanno offerto i maggiori rendimenti sono quelle che piΓΉ rischiose: BTP +23% (in blu) e obbligazioni ad alto rendimento (e basso rating, High Yield Bond, in grigio) +28%.
Anche se, in termini reali, sono riuscite appena a proteggere il capitale dallβinflazione.
Nellβimmagine che segue vedi il rapporto tra volatilitΓ (in orizzontale) e rendimento annualizzato (in verticale) dei diversi strumenti presi in esame.
Come Γ¨ normale aspettarsi i piΓΉ volatili sono stati quelli che investono in obbligazioni governative a lunga scadenza (15-30 anni, in arancione) e in BTP a 10 anni (in blu).
Non stupisce che le obbligazioni con le migliori performance siano quelle ad alto rendimento. Eβ perΓ² singolare che abbiano raggiunto questo risultato con una volatilitΓ cosΓ¬ contenuta.
CiΓ² si spiega con il fatto che negli ultimi anni ha pesato molto piΓΉ il rischio duration rispetto a quello di credito nel mondo obbligazionario.
Oro
Quando investi in oro non stai solo investendo nel bene rifugio per eccellenza, ma anche nella valuta in cui Γ¨ denominato: il dollaro americano.
E negli ultimi 10 anni la crescita della valuta a stelle e strisce ha messo il vento in poppa allβoro.
Di seguito vedi la crescita dellβoro in euro: +125%, e poi quella in dollari: +75%.
Una bella differenza!
E il fattore cambio non Γ¨ fondamentale solo per lβoro.
Ha un peso rilevante per tutti gli investimenti non denominati in Euro.
Il mercato azionario globale Γ¨ dominato dal dollaro, visto che il 62% dellβindice azionario globale (MSCI ACWI) Γ¨ rappresentato da aziende americane.
Valute
Nei dieci anni passati lβeuro si Γ¨ svalutato del 23%, mentre il dollaro si Γ¨ rivalutato del 47%.
Per un investitore dellβarea Euro, ciΓ² significa che investire su asset in dollari ha portato un enorme beneficio.

Immobili
E ora, un altro grande amore dei risparmiatori italiani (insieme ai BTP): gli immobili.
In base ai dati ISTAT, in Italia i prezzi degli immobili dal 2010 a fine 2023 sono scesi dellβ8%.
Se a questo calo aggiungiamo anche lβimpatto dellβinflazione, pari al 28,62% (dati 2010-2023), in 14 anni il valore reale degli immobili Γ¨ sceso del 36%.
Portafogli
Finora abbiamo visto cosa Γ¨ successo a diverse attivitΓ finanziarie (e non), per concludere vediamo cosa sarebbe successo ai tuoi risparmi in questi 10 anni se li avessi investiti.
Per farlo, ho simulato 11 portafogli composti semplicemente da azioni globali e obbligazioni europee, partendo da un portafoglio 100% obbligazionario per arrivare ad uno 100% azionario passando per tutte le composizioni intermedie.
Nella tabella riepilogativa che segue, per ogni portafoglio, ho riportato: la composizione azioni/obbligazioni, il rendimento annualizzato, cosa sarebbe successo a 100.000⬠così investiti, la volatilità sperimentata, il calo più profondo e il periodo in cui si è verificato e, infine, il calo più lungo.
Il periodo di analisi va da marzo 2014 ad aprile 2024.

Si tratta sempre di rendimenti nominali, a cui Γ¨ necessario sottrarre lβ1,88% di inflazione annuale dellβultima decade.
Vediamo cosΓ¬ che le uniche combinazioni di azioni ed obbligazioni a non proteggere il capitale investito dallβinflazione sarebbero state le due piΓΉ conservative con rispettivamente il 100% e il 90% di obbligazioni.
Tutti i portafogli con almeno il 20% di azionario sono invece riusciti nellβobiettivo minimo di preservare il valore dei risparmi.
Nonostante la volatilitΓ della composizione piΓΉ conservativa sia quasi un terzo di quella piΓΉ aggressiva, il calo piΓΉ profondo dei due portafogli Γ¨ molto simile: -18,1% contro -20,6%. Mentre il calo piΓΉ lungo del primo portafoglio Γ¨ ancora in corso e dura da oltre 3 anni, quello del portafoglio azionario Γ¨ durato solo 2 anni.
Negli ultimi 10 anni sarebbe stata sufficiente unβesposizione azionaria del 50% per veder crescere i tuoi risparmi di oltre il 4% reale allβanno, con un calo massimo del 14,3% durato due anni e tre mesi.
CONCLUSIONI
Una decade Γ¨ un periodo piuttosto lungo nella vita di una persona, eppure si tratta solo di una frazione del tempo che normalmente abbiamo a disposizione per investire e far crescere i nostri risparmi.
Gli ultimi dieci anni sono stati un periodo piuttosto movimentato in cui non sono mancate le βemozioniβ: una pandemia globale, diverse guerre e tensioni geopolitiche, uno shock energetico, il ritorno dellβinflazione, solo citare le piΓΉ recenti.
Eppure, i rendimenti azionari, soprattutto del mercato americano, sono stati eccezionali.
Avere anche solo un 20%-30% di azionario globale in portafoglio ha permesso di coprire lβinflazione e vedere crescere i propri risparmi.
Ma questo Γ¨ il passato.
Il fatto che gli ultimi dieci anni abbiano premiato le azioni, in particolare quelle a stelle e strisce, non vuole in alcun modo dire che ciΓ² si ripeterΓ nel prossimo futuro.
Anzi, il fatto che per ben 15 anni le aziende americane hanno messo a segno una performance ben superiore a quella media storica e che hanno raggiunto valutazioni elevate, lascia pensare che nel prossimo decennio i rendimenti saranno minori di quelli visti in passato.
Allo stesso modo, i rendimenti deludenti delle obbligazioni nella decade scorsa, figli di tassi ai minimi storici, e il fatto che oggi i rendimenti sono molto piΓΉ elevati, lasciano immaginare un futuro piΓΉ roseo rispetto al passato recente.
Resta il fatto che storicamente, le azioni sono lβunica attivitΓ finanziaria che, su un arco temporale di 15-20 anni, Γ¨ sempre riuscita a proteggere dallβinflazione e far crescere il valore dei risparmi.
I due elementi piΓΉ importanti che definiranno lβandamento dei tuoi investimenti da qui ai prossimi 10, 15, 20, 30 anni sono:
la composizione del tuo portafoglio, in estrema sintesi, in che modo sarΓ suddiviso tra azioni e obbligazioni
come ti comporterai quando nubi nere e tempestose si addenseranno sul futuro dei mercati finanziari.
Non so dirti quando ci sarΓ la prossima crisi o cosa la scatenerΓ .
Lβunica cosa che posso garantirti Γ¨ che prima o poi arriverΓ , e quando succederΓ , dovrai avere ben chiaro cosa fare e soprattutto cosa NON fare per affrontarla e superarla.
Puoi fare tutte le simulazioni che vuoi per vedere come si sarebbe comportato questo o quel mix di azioni, obbligazioni, liquiditΓ , oro, ecc.
Purtroppo non puoi fare alcun backtest sulle tue emozioni per sapere βcome mi sarei comportato seβ¦β
Eβ tempo di iniziare a prepararti mettendo in sicurezza le tue finanze e definendo un piano che ti permetta di proteggere i tuoi risparmi e farli crescere per raggiungere gli obiettivi che ti stanno a cuore e vivere la vita che desideri.
Buona domenica!
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