Avversione alle perdite e avversione al rischio
Ne hai già sentito parlare, ma conosci la differenza?
Avversione alle perdite e avversione al rischio sono due termini usati di frequente in finanza personale quando si parla di tolleranza al rischio. Anche se possono sembrare sinonimi, sono invece due aspetti ben distinti.
Immagina che ti chieda di scegliere se vincere 50€ certi oppure giocare a testa o croce; se indovini, vinci 100€; se sbagli, non vinci nulla.
Cosa sceglieresti?
Ti accontenteresti di ricevere 50€ o proveresti a vincerne 100?
Ora immagina che ti chieda di scegliere se PERDERE 50€ oppure giocare a testa o croce; se indovini non perdi nulla; se sbagli perdi 100€.
Cosa sceglieresti in questo caso?
Tenteresti la fortuna o accetteresti la perdita di 50€?
I due giochi che ti ho proposto sono in realtà un gioco solo: da una parte hai un risultato certo: A; e dall’altra un risultato incerto che, con la stessa probabilità, può essere migliore di A o peggiore di A.
Dal punto di vista puramente matematico (razionale) scegliere il guadagno/perdita certo o tentare la fortuna si equivalgono.
Eppure, molto probabilmente, nel primo caso hai scelto la vincita di 50€, mentre nel secondo caso hai deciso di tentare la fortuna per evitare la perdita certa.*
In un caso sei stato AVVERSO al rischio e nell’altro sei stato PROPENSO al rischio. Nel primo caso ha prevalso l’avversione al RISCHIO, mentre nel secondo ha prevalso l’avversione alle PERDITE.
EFFETTO FRAMING
A seconda di come ti ho posto il problema hai dato una risposta diversa.
Il cambio di prospettiva è avvenuto semplicemente perché siamo passati dalla “modalità guadagno” alla “modalità perdita”.
Questo fenomeno si chiama “effetto framing” (incorniciamento).
L’effetto framing si verifica quando le nostre decisioni sono influenzate dal modo in cui vengono presentate le informazioni.
Informazioni equivalenti possono essere più o meno attraenti a seconda delle caratteristiche evidenziate.
Questa nostra predisposizione viene frequentemente sfruttata nel marketing.
Ecco un altro esempio di avversione alle perdite e framing:
immagina che un medico ti dica che hai il 10% di probabilità di morire a seguito di un intervento chirurgico piuttosto che il 90% di probabilità di sopravvivere.
Statisticamente non c’è alcuna differenza.
Ma, se ci pensi, ti sentiresti molto più propenso a sottoporti all’intervento se il medico ti dicesse che hai il 90% di probabilità di sopravvivere piuttosto che il 10% di morire.
Anche in questo caso, il modo in cui viene posta l’alternativa ha un forte effetto sul modo in cui viene percepita e sulla risposta che otterrà.
LA DIFFERENZA TRA AVVERSIONE AL RISCHIO E AVVERSIONE ALLE PERDITE
Ecco spiegata la differenza tra avversione al rischio e avversione alle perdite:
si parla di avversione al rischio quando si dà lo stesso valore a guadagni e perdite, ma si preferisce un risultato certo ad uno incerto
si parla invece di avversione alle perdite quando ci si riferisce al fatto che normalmente diamo un valore maggiore alle perdite rispetto ai guadagni
L’avversione alle perdite è un pregiudizio comportamentale estremamente complesso in cui le persone esprimono sia l’avversione al rischio che il comportamento opposto di propensione al rischio.
Quello che spero di essere riuscito a spiegarti è che nel mondo reale, quando prendiamo una decisione, di solito lo facciamo in base al valore emotivo che diamo ad un guadagno o ad una perdita, non al suo importo.
E diamo un valore maggiore ad una perdita di 100€ rispetto ad un guadagno di 100€.
Semplicemente, le perdite hanno un valore emotivo molto maggiore dei guadagni.
L’avversione alle perdite ha un altro effetto negativo molto importante sugli investitori: li spinge a concentrarsi sui risultati di breve periodo tralasciando le prospettive di lungo periodo.
Una sorta di miopia; per questo motivo si parla anche di miope avversione alle perdite.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE
Molte delle decisioni più importanti che devi affrontare richiedono di sostenere delle perdite nella speranza di ottenere potenziali guadagni.
Sebbene evitare i rischi possa essere utile in molte situazioni, può scoraggiare le persone dal valutare logicamente le situazioni in cui la paura di perdere è troppo intensa.
L’avversione alle perdite impedisce di prendere le migliori decisioni possibili per evitare di commettere degli errori.
In realtà, spesso l’errore peggiore potrebbe essere non correre un rischio.
Per approfondire leggi: Nelle decisioni d’investimento ti comporti come Spock o come Homer Simpson?
In un articolo del 1979 Daniel Kahneman e Amos Tversky svilupparono la Teoria del Prospetto che sottolinea questo aspetto mostrando come siamo avversi al rischio rispetto ai guadagni e propensi al rischio rispetto alle perdite.
Kahneman ha poi vinto il premio Nobel per l’Economia nel 2022 “per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza”.
Buona domenica!
*La scelta per la vincita certa avrebbe più successo anche se ti offrissi 45€ invece di 50€.
Ecco come ChatGPT (l’applicazione di intelligenza artificiale) risponde al quesito:
Grazie per aver letto “Investire con Intelligenza”
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