Diversificazione: l'unico pasto gratis
In Ritorno al Futuro 2, la nemesi di Marty Mac Fly, Biff Tannen, viaggia nel passato per dare a sé stesso più giovane un almanacco sportivo con i risultati di tutte le competizioni sportive dal 1950 al 2000 (Grays Sports Almanac: Complete Sports Statistics 1950-2000).
In questo modo il Biff del passato vincerà milioni di dollari “scommettendo” su competizioni di cui conosce in anticipo il risultato.
Se, come Biff, sapessimo come andranno i mercati, non avremmo bisogno di preoccuparci di molte cose che riguardano i nostri investimenti.
Basterebbe alzarsi la mattina e investire a colpo sicuro sul titolo giusto.
Purtroppo, non veniamo dal futuro e non abbiamo capacità divinatorie.
La diversificazione è il modo più saggio e lungimirante di affrontare l’incertezza dei mercati (e della vita) ammettendo che non sappiamo come andrà il futuro.
“Non mettere tutte le uova nello stesso paniere” va bene, ma non basta: diversificazione e correlazione
Esistono due tipi di diversificazione, una ingenua, basata sul semplice buonsenso e una più sofisticata che viene utilizzata in finanza.
La prima, quella dell’adagio della nonna “non mettere tutte le uova nello stesso paniere” era già nota ai tempi di Shakespeare e ne troviamo un esempio ne Il Mercante di Venezia.
Antonio, il mercante di Venezia, è sicuro di poter restituire il prestito ricevuto dal banchiere Shylock perché si aspetta che almeno una delle tre navi che ha in giro per il mondo torni presto a Venezia. Ha infatti inviato le tre navi su rotte differenti per evitare che una tempesta potesse affondarle tutte.
“No, no, credetemi: riguardo a questo posso ben ringraziare la mia sorte: le mie merci non son tutte stivate nel ventre d’una sola ragusina, né tutte destinate ad un sol luogo, né dipende l’intera mia sostanza dalla buona fortuna di quest’anno”
Il concetto è molto semplice: se investi tutti i tuoi soldi in un singolo titolo, strumento o mercato, il destino del tuo capitale dipenderà interamente dalla sorte del singolo investimento fatto. Se invece dividi il capitale e lo investi in diversi titoli, strumenti e mercati riduci le probabilità che un singolo evento avverso possa avere conseguenze catastrofiche sul tuo capitale.
La saggezza della nonna è senza dubbio un buon punto di partenza, ma non è sufficiente.
Dividere i tuoi risparmi in diversi strumenti o titoli non necessariamente equivale a diversificare i tuoi investimenti.
Per capire la differenza tra un portafoglio diversificato e una semplice accozzaglia di strumenti finanziari è necessario capire cos’è la correlazione.
Come sai, uno dei principi fondamentali della finanza è che rischio e rendimento sono strettamente legati tra di loro.
Nel 1990 Harry Markowitz è stato insignito del premio Nobel per l’economia per i suoi contributi a quella che divenne nota come Modern Portfolio Theory.
Markowitz dimostrò che è possibile ridurre il rischio di un portafoglio d’investimento senza ridurne il rendimento o, viceversa, aumentare i rendimenti senza aumentare contemporaneamente il rischio.
Per farlo è necessario inserire in portafoglio strumenti con una bassa correlazione.
La correlazione è un indicatore statistico che esprime in che modo due variabili si muovono l’una rispetto all’altra in un dato periodo di tempo.
La correlazione di variabili (o, nel nostro caso, strumenti finanziari) può assumere valori che vanno da 1 a -1.
Quando due strumenti si muovono in modo identico (se l’uno sale, anche l’altro sale e se uno scende anche l’altro scende) si dice che hanno un coefficiente di correlazione pari a 1.
Quando due strumenti si muovono in maniera esattamente opposta (se uno scende l’altro sale) hanno un coefficiente di correlazione pari a -1.
Quando due strumenti si muovono in maniera totalmente indipendente l’uno dall’altro hanno un coefficiente di correlazione pari a 0.
L’unico pasto gratis in finanza
La diversificazione è l’unico pasto gratis in finanza proprio perché inserire in portafoglio strumenti con una correlazione bassa o negativa permette di aumentarne il rendimento atteso senza aumentare il rischio complessivo (o, viceversa, ridurre il rischio senza ridurre il rendimento atteso).
Nella scelta degli strumenti da inserire in portafoglio è quindi fondamentale valutarne la correlazione.
Aggiungere strumenti con elevata correlazione non migliora l’efficienza del portafoglio, ma lo complica semplicemente.
Un portafoglio ben diversificato è ben più della somma delle sue parti
Per dimostrarti l’efficacia di una corretta diversificazione ti farò un esempio.
Immagina tre diversi portafogli:
- il primo composto da sole azioni
- il secondo composto esclusivamente da uno strumento che replica l’andamento dell’oro
- il terzo composto al 50% da azioni e al 50% dallo strumento che replica l’oro
Dal 1972 al 30 aprile 2023 il portafoglio composto da azioni ha avuto un rendimento annualizzato del 10% e una volatilità (misurata dalla deviazione standard) del 19%; il portafoglio che investe in oro ha avuto un rendimento annualizzato del 7,5% con una volatilità del 14%.
Che risultati ti aspetteresti dal terzo portafoglio composto da azioni ed oro?
Un rendimento e una volatilità a metà strada tra azioni ed oro, immagino.
E invece il portafoglio diversificato ha ottenuto lo stesso rendimento delle azioni con una volatilità inferiore sia ad azioni che ad oro!
Rendimento annualizzato 10% e volatilità 12,74%
Questo vuol dire che investendo nel portafoglio diversificato
- non avresti rinunciato al rendimento delle azioni
- e avresti subito una volatilità molto inferiore
Con questo esempio rispondo a tutti coloro che negli anni si sono chiesti (e mi hanno chiesto) se fosse un buon momento per investire in oro.
L’oro non va inserito in un portafoglio per il suo rendimento, ma perché ha una correlazione bassa con il mercato azionario!
Storicamente l’oro ha reso meno ed è stato più volatile del mercato azionario, ma ha il pregio di avere una correlazione bassa (o negativa) con l’azionario.
Anche le obbligazioni aiutano a mitigare la volatilità del mercato azionario e sono un’importante componente di un portafoglio diversificato.
Non è quindi importante come si comporta un singolo strumento o la sua rischiosità, ma che beneficio apporta al portafoglio nel suo complesso.
Le correlazioni non sono costanti nel tempo
Come abbiamo visto, una corretta diversificazione si basa sull’utilizzo di attivi poco correlati tra loro per aumentare l’efficienza di un portafoglio d’investimenti.
Purtroppo le correlazioni tra classi di attivo (azioni, obbligazioni, oro, ecc) non sono costanti nel tempo. Questo vuol dire che la diversificazione non sempre è efficace nel ridurre la volatilità di un portafoglio.
In tutte le occasioni in cui l’azionario globale (MSCI World) ha chiuso l’anno solare in perdita dal 1977 ad oggi, le obbligazioni di alta qualità hanno sempre fornito rendimenti positivi. L’unica eccezione è il 2022.
Quanto successo l’anno scorso è un esempio chiarissimo di come la diversificazione tra azioni ed obbligazioni a volte possa fallire. Nel 2022, infatti, sia azioni che obbligazioni hanno generato perdite in doppia cifra.
Nel grafico che segue puoi vedere come la correlazione tra azioni ed obbligazioni è variata nel tempo e come nel 2022 abbia subito una forte inversione rispetto ai 20 anni precedenti.
Questa repentina inversione del coefficiente di correlazione tra azioni ed obbligazioni è coincisa con l’impennata dell’inflazione.
Conclusione
Investire vuol dire trovare un equilibrio tra presente e futuro e minimizzare i rimpianti.
Alcuni investitori (o lo stesso investitore in momenti diversi) rimpiangeranno di essersi persi enormi guadagni mentre altri rimpiangeranno di aver partecipato ai crolli dei mercati.
Diversificare il tuo portafoglio d’investimenti ti permette di trovare un soggettivo equilibrio tra la sicurezza e il rendimento e assicurarti di sopravvivere ai momenti difficili sui mercati finanziari senza rinunciare ai rendimenti che questi offrono nel tempo.
Diversificare vuol dire accettare rendimenti non “eccezionali in poco tempo” per evitare perdite devastanti e poter dormire sonni tranquilli.
La diversificazione è la migliore forma di gestione del rischio che gli investitori hanno a disposizione.
Non evita le tempeste finanziarie, ma permette di affrontarle con serenità e con la certezza che la tua nave non affonderà.
Buona domenica!
Grazie per aver letto “Investire con Intelligenza”
Se hai trovato interessante questo articolo, con le icone in cima e in fondo alla pagina, puoi lasciare un like ❤️, un commento 💬
oppure condividerlo 📣
❤️ 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 🧠:
𝙥𝙞𝙡𝙡𝙤𝙡𝙚 𝙨𝙚𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖𝙣𝙖𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙤 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙧𝙞𝙤 📧