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E perchΓ© le azioni non sono sempre vincenti sul lungo periodo
Γ molto difficile definire cosa sia il rischio in finanza perchΓ© ne esistono numerose accezioni.
Una delle piΓΉ utilizzate Γ¨ la volatilitΓ , ma la volatilitΓ non Γ¨ un vero e proprio rischio quanto piuttosto un sintomo della presenza di altri rischi.
Il rischio ha molte facce:
una di queste Γ¨ la volatilitΓ , anche se piΓΉ che un rischio, la volatilitΓ Γ¨ un sintomo di altri rischi.
Un rischio ben piΓΉ pericoloso Γ¨ la perdita permanente di denaro.
Mentre una perdita dovuta alla volatilitΓ dei mercati Γ¨ solo temporanea (se si ha la pazienza di attendere), quella derivante dal fallimento di una societΓ di cui si detengono azioni oppure obbligazioni Γ¨ permanente.
Un altro rischio Γ¨ quello dovuto alla perdita di valore dei risparmi nel tempo causata dallβinflazione. A questo rischio ci si puΓ² opporre solo scegliendo di correrne un altro e investire quei risparmi.
CβΓ¨ poi il rischio di non avere abbastanza denaro per soddisfare un bisogno futuro, che si tratti dello studio dei figli, dellβacquisto di una prima o seconda casa o di ritirarsi in anticipo dal lavoro.
Il rischio di sopravvivere ai propri risparmi Γ¨ probabilmente il peggiore di tutti.
Il rischio Γ¨ quindi un concetto difficile da definire in modo univoco perchΓ© ha diverse sfaccettature e ha significati diversi a seconda dellβinvestitore e del suo orizzonte temporale.
Rischio e rendimento vanno a braccetto
Una delle regole auree del mondo degli investimenti Γ¨ che rendimento e rischio sono strettamente legati: non vi puΓ² essere lβuno in assenza dellβaltro.
Secondo le parole di Milton Friedman, premio Nobel per lβeconomia nel 1976
in finanza non esistono pasti gratis
Non solo non Γ¨ possibile ottenere rendimenti elevati senza sopportare rischi elevati.
Ma la semplice scelta di investire i tuoi risparmi li sottopone a dei rischi, per quanto bassi possano essere (o apparire).
Persino non investirli li sottopone a dei rischi!
Proprio cosΓ¬, anche lasciare i risparmi sul conto corrente Γ¨ una forma dβinvestimento, a basso rischio e basso, bassissimo, rendimento.
Se la tua principale preoccupazione Γ¨ tutelare i tuoi risparmi e proteggere il capitale, devi rinunciare ad ottenere alti rendimenti.
Se invece il tuo obiettivo Γ¨ quello di far crescere i tuoi risparmi nel tempo tramite rendimenti elevati, devi assumerti dei rischi commisurati, consapevole che il valore dei tuoi risparmi varierΓ di conseguenza.
Investire in obbligazioni ha rischi maggiori rispetto alla liquiditΓ (e il 2022 ce lo ha chiaramente ricordato), ma nel tempo ha fornito rendimenti piΓΉ elevati.
A sua volta, il mercato azionario Γ¨ ancora piΓΉ rischioso, ma nel lungo termine ha offerto rendimenti molto superiori rispetto a quello obbligazionario.
Se investire sul mercato azionario avesse le stesse aspettative di rendimento della liquiditΓ nessuno si assumerebbe il maggior rischio che questo comporta.
Se le obbligazioni a lungo termine offrissero rendimenti inferiori rispetto a quelle a breve termine, nessuno le acquisterebbe (la situazione attuale Γ¨ unβanomalia).
Gli investitori scelgono di investire in strumenti piΓΉ rischiosi per ottenere rendimenti piΓΉ elevati (in un congruo orizzonte temporale).
Il mercato azionario americano negli ultimi 122 anni ha fornito un rendimento reale (e quindi al netto dellβinflazione) del 6,2% superiore rispetto alla sicura liquiditΓ . Ma non lo ha fatto in modo costante, prevedibile e indolore.
Lβextra-rendimento di unβattivitΓ rischiosa rispetto ad una priva di rischio Γ¨ chiamato premio al rischio.
Purtroppo, mentre per il passato il premio al rischio Γ¨ chiaramente quantificabile, per il futuro Γ¨ solo unβipotesi.
Alto rischio = alto rendimento?
Non proprio
Assumere rischi elevati non equivale a ottenere rendimenti elevati.
Investire nelle azioni di una societΓ puΓ² portare a enormi guadagni, ma anche alla perdita del capitale investito se questa fallisce.
Non tutto il rischio Γ¨ remunerato, in finanza come nella vita.
Quando acquisti una singola azione (o unβobbligazione) ti assumi due tipi di rischio:
il rischio specifico (o idiosincratico) e il rischio di mercato (o sistematico).
Il rischio specifico è quella porzione di rischio peculiare di una specifica impresa;
ilΒ rischio sistematico Γ¨ invece il rischioΒ associato all'andamento del mercato nel suo complesso.
Mentre la singola societΓ puΓ² fallire e quindi portare ad una perdita permanente del tuo capitale, il mercato azionario nel suo complesso non puΓ² fallire.*
Il maggior rischio che ti assumi comprando una singola azione potrebbe essere remunerato, ma potrebbe anche costarti molto caro.
Il rischio specifico Γ¨ anche detto rischio diversificabile in quanto puΓ² essere eliminato mediante la diversificazione.
Immagina di avere un capitale da investire e di poter scegliere tra un singolo titolo azionario e uno strumento che replica lβinterno mercato azionario globale.
In entrambi i casi il tuo investimento sarebbe al 100% azionario, ma la rischiositΓ del primo Γ¨ enormemente superiore a quella del secondo.
Se investi sul mercato azionario globale ti esponi solamente al rischio derivante dalla volatilitΓ , mentre nel caso tu decida di investire in un singolo titolo ti esponi anche al rischio di perdere lβintero capitale investito.
Il medesimo ragionamento puΓ² essere fatto per il mercato obbligazionario:
investire in una singola obbligazione Γ¨ enormemente piΓΉ rischioso che investire in un paniere ampiamente diversificato contenente centinaia o migliaia di titoli (ne ho scritto qui).
Le azioni NON sono SEMPRE vincenti nel lungo periodo.
Anzi, pochissime azioni sono vincenti nel lungo periodo!
Eβ proprio cosΓ¬;
nel 2018 il professor Hendrik Bessembinder ha pubblicato lo studio βDo Stocks Outperform Treasury Bills?β (Le azioni rendono piΓΉ delle obbligazioni a breve termine?) in cui ha analizzato lβandamento di tutte le azioni americane dal 1926 al 2016.
Le conclusioni dello studio sono sorprendenti.
Mentre il mercato azionario nel suo complesso ha ottenuto un rendimento ampiamente superiore a quello delle obbligazioni a 1 mese emesse dal tesoro americano (Treasury Bills), dei 26.000 titoli presi in esame:
meno della metΓ ha fornito un rendimento positivo e solo il 42% ha reso piΓΉ delle obbligazioni del tesoro;
oltre metΓ delle azioni hanno avuto un rendimento NEGATIVO e una societΓ su venti (il 5% del totale) Γ¨ fallita portando ad una totale perdita del capitale investito
In effetti, la gran parte del rendimento ottenuto dal mercato nel suo complesso Γ¨ attribuibile ad una esigua minoranza di societΓ quotate:
la metΓ di questo rendimento deriva da appena un centinaio di titoli (lo 0,3% del totale);
lβintero rendimento generato dal mercato Γ¨ attribuibile ad un migliaio delle 26.000 azioni prese in esame (solo il 4%);
il restante 96% nel complesso ha ottenuto un rendimento comparabile a quello dei treasury bills
In sostanza, la gran parte del rendimento del mercato azionario americano negli ultimi 90 anni Γ¨ attribuibile ad un esiguo numero di societΓ e scegliere i titoli vincenti Γ¨ estremamente difficile.
In un secondo studio (Long-term shareholder returns: Evidence from 64,000 global stocks) il professor Bessembinder e i suoi colleghi hanno analizzato oltre 64.000 titoli azionari globali nel periodo 1990-2020.
I risultati ottenuti sono del tutto simili a quelli dello studio precedente:
oltre la metΓ dei titoli hanno fornito un rendimento inferiore a quello dei Treasury Bill ad 1 mese;
lβintero rendimento ottenuto dal mercato azionario globale in quel periodo Γ¨ ascrivibile al 2,4% dei titoli (circa 1.500 su 64.000);
la metΓ del rendimento generato dal mercato nel suo complesso Γ¨ attribuibile allo 0,25% dei titoli (160 su 64.000!!!)
appena 5 titoli (Apple, Microsoft, Amazon, Aplhabet e Tencent) hanno generato oltre il 10% del rendimento complessivo offerto dal mercato azionario globale;
Anche le conclusioni sono le medesime:
βI risultati dimostrano che la ricchezza generata dal mercato azionario Γ¨ largamente attribuibile allβottimo rendimento di pochi titoli.β
Per gli investitori che non sono in grado di identificare queste poche aziende, βi risultati rinforzano la desiderabilitΓ di investire in strumenti indicizzati ampiamente diversificatiβ.
La morale Γ¨ che, a meno di non avere capacitΓ divinatorie o che tu veda riflesso il volto di Warren Buffett quando ti guardi allo specchio, Γ¨ molto piΓΉ sicuro e conveniente investire in un indice azionario (soprattutto se globale) piuttosto che tentare di trovare la nuova Apple.
*Questo Γ¨ vero per il mercato azionario globale, ma non sempre per un mercato locale; basti pensare alla chiusura del mercato azionario russo e e di quello cinese dopo le rivoluzioni comuniste nei due paesi.
Buona domenica!
Grazie per aver letto βInvestire con Intelligenzaβ
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