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Il 2024 al giro di boa
Viste le temperature, sembra incredibile (almeno nel nord Italia), ma Γ¨ estate e siamo giΓ arrivati alla metΓ dellβanno.
Mentre qui al nord, in questi sei mesi, il tempo Γ¨ stato piuttosto freddo e piovoso, sui mercati finanziari non si Γ¨ vista una nuvola e le temperature sono decisamente estive.
Fino ad ora, il 2024 Γ¨ stato un anno noioso e dominato dallβappetito per il rischio.
La sintesi dei primi sei mesi dellβanno sui mercati finanziari in unβimmagine Γ¨ questa:
Azionario globale: +15%
Oro: +16%
Obbligazionario euro: -1,5%
LiquiditΓ euro: +2%
Mica male!
Analizziamoli uno ad uno partendo dal fondo.
Monetario senza sorprese
Il monetario Γ¨ tra i principali asset il piΓΉ noioso, e lo dimostra il suo andamento.
Visto il livello dei tassi elevato (almeno rispetto al recente passato) e stabile, le obbligazioni governative europee a brevissimo termine e lβEuro Short-term rate hanno fatto il loro lavoro offrendo una rivalutazione lineare, senza contraccolpi e riuscendo anche a proteggere il capitale dallβinflazione.
Secondo i dati provvisori per il mese di giugno pubblicati dallβISTAT, infatti, lβindice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) da inizio anno segna un +0,9%.
Obbligazionario tra luci e ombre
Il mondo obbligazionario, dopo un fine 2023 scoppiettante, con mirabolanti previsioni di riduzione dei tassi, da inizio anno si Γ¨ dovuto ricredere.
Obbl. euro gov. breve termine: +0,31%
Obbl. euro aggregate: -1,64%
Obbl. euro alto rendimento: +1,89%
Obbl. euro corporate: +0,31%
Obbl. governative euro: -2,44%
Obbl. globali aggregate: -0,93%
La realtΓ Γ¨ spesso molto diversa dalla fantasia, e cosΓ¬ Γ¨ stato per i primi sei mesi dellβanno per il mondo obbligazionario.
Le rosee prospettive di riduzione dei tassi sono andate via via sfumando lasciando chi aveva scommesso su una rapida retromarcia delle banche centrali con un pugno di mosche.
Una volta che le aspettative sono divenute piΓΉ realistiche (uno o forse due tagli dei tassi entro fine anno), a guastare la festa si sono messe le elezioni in Francia.
I rendimenti restano comunque elevati rispetto al recente passato, nellβordine del 3%-3,5% per le obbligazioni governative europee, 3,5%-4% per quelle corporate e 6,5% per quelle ad alto rendimento.
E, come abbiamo visto, i rendimenti di partenza sono un ottimo elemento per farsi delle aspettative realistiche riguardo a quali performance attendersi in un congruo orizzonte temporale.
Lβoro brilla
Oro: +16%
Lβoro Γ¨ un bene rifugio e, dopo il congelamento degli asset russi da parte dellβoccidente, molti paesi βemergentiβ hanno pensato fosse piΓΉ saggio e lungimirante iniziare a fare scorta di metallo giallo piuttosto che investire le proprie riserve in treasury americani.
Questo cambio di paradigma ha avuto il duplice effetto di ridurre la domanda di obbligazioni governative americane (mantenendone i rendimenti elevati) e aumentare in modo significativo la domanda di oro, il cui prezzo Γ¨ cresciuto significativamente.
Lβazionario vola
Il protagonista assoluto da inizio anno Γ¨ stato sicuramente il mercato azionario, che, con una breve pausa ad aprile, non ha fatto altro che inanellare nuovi massimi.
Tra i principali mercati, lβunico a registrare performance negative Γ¨ la Cina:
Azionario globale (ACWI): +15%
Azionario USA (S&P 500): +19%
Azionario Europa: +9%
Azionario Giappone: +9%
Azionario Mercati Emergenti: +11%
A trainare la crescita, come oramai da oltre un decennio, Γ¨ il mercato americano con i suoi giganti tecnologici.
A stupire Γ¨, in particolare, lβeccezionale crescita di Nvidia (+778% da inizio 2023), spinta dal trend del momento: lβIntelligenza Artificiale.
Il principale indice azionario americano nei primi sei mesi dellβanno Γ¨ cresciuto (in dollari) del 14,56%.
Dieci titoli sono responsabili per la gran parte di questa crescita, con Nvidia a farla da padrone:
Nel mese di giugno Nvidia ha raggiunto Apple e Microsoft nellβesclusivo club delle societΓ con una capitalizzazione di 3.000 miliardi di dollari.
Ora, i tre giganti tecnologici rappresentano il 20% dellβinterno mercato azionario americano:
E quasi il 13% di quello globale (MSCI ACWI):
βGli alberi non crescono fino al cieloβ
La storia ci dice che il mercato azionario solitamente cresce.
CiΓ² non significa che TUTTE le azioni crescano.
Se mai, il contrario.
Nel 2017 il professor Hendrik Bessembinder ha pubblicato uno studio (βDo Stocks Outperform Treasury Bills?β) in cui dimostrava che metΓ del rendimento del mercato azionario americano dal 1926 al 2016 Γ¨ dovuto a solo un centinaio di societΓ (su 26.000); e lβintero rendimento del mercato Γ¨ attribuibile ad un migliaio di titoli, il 4% del totale.
In un secondo studio (βLong-term shareholder returns: Evidence from 64,000 global stocksβ) il professor Bessembinder e i suoi colleghi hanno analizzato oltre 64.000 titoli azionari globali nel periodo 1990-2020.
I risultati ottenuti sono del tutto simili a quelli dello studio precedente:
oltre la metΓ dei titoli hanno fornito un rendimento inferiore a quello dei titoli del tesoro americano ad 1 mese;
lβintero rendimento ottenuto dal mercato azionario globale in quel periodo Γ¨ ascrivibile al 2,4% dei titoli (circa 1.500 su 64.000);
la metΓ del rendimento generato dal mercato nel suo complesso Γ¨ attribuibile allo 0,25% dei titoli (160 su 64.000!!!)
βI risultati dimostrano che la ricchezza generata dal mercato azionario Γ¨ largamente attribuibile allβottimo rendimento di pochissimi titoli.β
Alla luce di questi studi, il fatto che pochi titoli siano responsabili della gran parte del rendimento dellβintero mercato azionario (americano e globale) non dovrebbe sorprendere.
Allo stesso tempo, i dati storici dimostrano che rincorrere il rendimento di questi titoli porta a risultati effimeri:
la sovraperformance deriva dal viaggio verso la top 10, che spesso, come nel caso di Nvidia, lascia a bocca aperta.
Tuttavia, una volta che queste aziende raggiungono la vetta, Γ¨ molto piΓΉ difficile mantenere tale sovraperformance.
Il momento migliore per acquistare queste società è PRIMA che raggiungano la top 10 perché, una volta arrivate alla vetta, continuare a mantenere lo stesso ritmo di crescita diventa sempre più difficile.
βSize is the enemy of outperformanceβ
Warren Buffett
CONCLUSIONI
Ci lasciamo alle spalle sei mesi di ottimi rendimenti per il mercato azionario.
Ma questa corsa e le narrazioni relative alla rivoluzione dellβintelligenza artificiale non deve farci perdere il contatto con la realtΓ .
La diversificazione Γ¨ sempre la nostra migliore alleata.
Ma diversificare vuol dire investire nei vincenti (come lβoro, lβazionario USA e Nvidia questβanno), cosΓ¬ come nei perdenti (assoluti e relativi rispetto ai vincenti).
Essere adeguatamente diversificato non significa solo detenere asset che deluderanno, ma anche investire in quelli che deludono oggi e hanno deluso ieri.
Oggi i perdenti (assoluti e relativi) sono le azioni non americane, le obbligazioni governative, in particolare a media e lunga scadenza, le azioni value e small cap, ma un giorno i perdenti saranno i vincitori di oggi: le azioni americane e i titoli tecnologici.
Γ giΓ successo e succederΓ di nuovo.
Concentrare il tuo portafoglio in quelli che prevedi saranno βi vincentiβ non Γ¨ una buona idea, soprattutto se lo fai guardando nello specchietto retrovisore.
Allo stesso tempo, Γ¨ sbagliato ignorare il fatto che la diversificazione Γ¨ spesso una pillola amara da ingoiare, anche quando ci fa bene.
Dato che mantenere adeguati livelli di diversificazione rischia di rivelarsi una sfida costante, ci sono due concetti cruciali da tenere a mente:
β Le cose saranno diverse in futuro: i mercati si adattano costantemente, le cose saranno diverse in futuro, in modi che non siamo nemmeno lontanamente in grado di prevedere.
β Le cose avrebbero potuto essere diverse in passato: quando guardi la performance del tuo portafoglio, lβandamento dei mercati e dellβeconomia, potresti pensare che fosse inevitabile che le cose andassero cosΓ¬.
Non lo era affatto, tutto Γ¨ chiaro solo con il senno di poi.
Le probabilitΓ che tu possa andare in rovina risparmiando ed investendo i tuoi risparmi in un portafoglio diversificato sono quasi nulle.
Le probabilitΓ che le cose possano andare male se detieni posizioni concentrate sono invece molto concrete.
Diversificare vuol dire accettare rendimenti non βeccezionali in poco tempoβ per evitare perdite devastanti e poter dormire sonni tranquilli.
La diversificazione Γ¨ la migliore forma di gestione del rischio che gli investitori hanno a disposizione.
Non evita le tempeste finanziarie, ma permette di affrontarle con serenitΓ e con la certezza che la tua nave non affonderΓ .
La crescita di Nvidia Γ¨ stata pazzesca, ma, prima o poi, la corsa si fermerΓ o si prenderΓ una pausa: βgli alberi non crescono fino al cieloβ.
Per ora godiamoci la noia di questa crescita senza scossoni, senza perΓ² dimenticare di mantenere la testa sulle spalle e che la diversificazione Γ¨ sempre una buona idea, perchΓ©, presto o tardi, tornerΓ utile.
Buona domenica!
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Grazie per aver letto
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