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Azioni, obbligazioni e liquiditร con tassi in calo
La Banca Centrale Europea (BCE) a luglio e poi la Federal Reserve americana (FED) il 18 settembre hanno dato il via al tanto atteso ciclo di riduzione dei tassi dโinteresse.
A poco piรน di due anni dallโinizio del ciclo di restrizione monetaria che BCE e FED hanno avviato nel 2022 per rincorrere e raffreddare unโimpennata dei prezzi che doveva essere temporanea, la battaglia contro lโinflazione sembra vinta.
Su entrambe le sponde dellโAtlantico la crescita dei prezzi pare essere tornata sotto controllo e da punte del 9-10% sta scendendo verso lโobiettivo a lungo termine di entrambe le banche centrali: il 2%.
Per evitare che condizioni finanziarie troppo restrittive possano strangolare la crescita economica, รจ tempo di abbassare i tassi dโinteresse per rendere piรน facile ed economico finanziarsi per famiglie ed imprese.
Come giร successo nel 2022, sia BCE che FED sono โbehind the curveโ, ovvero stanno inseguendo i dati economici (che giร di per sรฉ parlano del passato): inflazione e occupazione in primis
negli Stati Uniti lโinflazione รจ al 2,6%, mentre i tassi al 4,75%
in Europa i prezzi crescono del 2,2%, mentre i tassi sono al 3,5%
A differenza del 2022, oggi i mercati e la maggioranza di economisti ed analisti si attendono un โsoft landingโ e non una recessione (anche se non mancano le opinioni contrarie).
Come al solito, e come ha dimostrato ancora una volta lโesperienza del 2022, quello che si aspettano mercati, economisti, analisti, cosรฌ come il vicino di casa o la lettura delle foglie di tรฉ, conta poco.
Ma la domanda che molti si pongono รจ:
cosa vuol dire il taglio dei tassi per i miei investimenti?
Vediamolo insieme per le tre principali attivitร finanziarie: liquiditร , obbligazioni e azioni.
Liquiditร
Qui intendiamo la liquiditร non come i soldi lasciati in conto corrente (che secondo i dati di Banca dโItalia oggi hanno una remunerazione media dello 0,53% annuo), ma come lโinvestimento in obbligazioni governative a brevissimo termine.
In questo caso lโimpatto della riduzione dei tassi รจ estremamente lineare e non lascia molto spazio alle interpretazioni: la riduzione dei tassi porta a minori rendimenti, oggi e in futuro.
Per noi europei, il dato da guardare รจ lโEuro Short-Term Rate (โฌstr o ESTR), ovvero il costo del denaro giornaliero nellโarea Euro, a cui sono agganciati i principali ETF monetari.

LโESTR รจ cresciuto di pari passo allโaumento dei tassi della BCE, passando rapidamente dal -0,6% dellโera dei tassi a 0 al 3,9% (26 luglio 2022 - 20 settembre 2023). Lรฌ รจ rimasto fino a giugno 2024 e, dopo i due tagli di luglio e settembre, ora si attesta al 3,4%.
OGGI chi vuole parcheggiare la propria liquiditร con pochissimi rischi e a brevissimo termine puรฒ aspettarsi un rendimento lordo intorno al 3,4%.
Oggi, perchรฉ lโESTR si adegua immediatamente alle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale e quindi ogni futuro taglio ridurrร questo rendimento.
Le obbligazioni a breve termine dei paesi dellโeurozona offrono rendimenti inferiori.
Per i titoli ad 1 anno, si va dal 2,64% della Germania al 2,78% della Francia al 2,84% dellโItalia (dati al 23 settembre).
A fronte di minori rendimenti, offrono perรฒ la garanzia del rendimento per un anno.
So cosa ti stai dicendo: โma come, il rendimento giornaliero รจ il 3,4%, mentre quello ad un anno รจ solo del 2,7%?!?โ
Eโ proprio cosรฌ, e per spiegare il perchรฉ, passiamo alla prossima attivitร : le obbligazioni.
Obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli di debito emessi da stati (obbligazioni governative) o aziende (obbligazioni corporate).
La curva dei rendimenti dei titoli di stato dei principali paesi sviluppati sono โinvertiteโ.
Dato che prestare denaro a lungo termine รจ piรน rischioso che farlo a breve termine, le obbligazioni con scadenze brevi offrono, di norma, rendimenti inferiori rispetto a quelle a lunga scadenza.
In questo modo, la curva dei rendimenti ha un andamento crescente:
durate maggiori = maggiori rendimenti.
Quando la curva dei rendimenti รจ invertita, i tassi a breve termine sono piรน alti rispetto a quelli a lungo termine.
Ciรฒ indica unโaspettativa dei mercati per un ribasso futuro dei tassi: oggi ti offro il 3% a sei mesi e il 2,5% a due anni perchรฉ mi aspetto che fra sei mesi o un anno i tassi saranno inferiori.
La diminuzione dei tassi pone lโinvestitore di fronte ad un dilemma:
โprendo il tasso piรน alto oggi, oppure fisso un tasso piรน basso, ma per un periodo di tempo piรน lungo?โ
A mio avviso, nellโambito di una pianificazione finanziaria, si tratta di un โnon problemaโ, ma ci tornerรฒ in seguito.
La riduzione dei tassi ha un altro effetto sulle obbligazioni: da un lato deprime i rendimenti futuri, ma dallโaltro fa crescere i prezzi (oggi).
E piรน lunga รจ la durata residua dellโobbligazione, maggiore sarร questo effetto.
Per tutti quelli che stanno pensando: โSe i tassi sono destinati a scendere, investire in obbligazioni a lunga scadenza fornirร elevati rendimentiโ, voglio suggerire due riflessioni:
se ti aspetti che le banche centrali abbasseranno i tassi perchรฉ ne ha parlato il telegiornale, lo hai sentito al bar o te lo ha detto tuo โcugginoโ, probabilmente si tratta di unโaspettativa diffusa. Se รจ cosรฌ, i rendimenti delle obbligazioni hanno giร โprezzatoโ questo movimento e sono giร scesi.
Un fattore spesso sottovalutato, ma estremamente importante quando si decide di investire in obbligazioni รจ che le banche centrali determinano i rendimenti a breve termine, ma sono i mercati (gli investitori), e le loro aspettative sul futuro andamento di tassi, crescita e inflazione, che muovono i rendimenti a lungo terminele obbligazioni a lunga scadenza possono fornire rendimenti piรน elevati rispetto a quelle a breve scadenza, grazie ad una maggiore leva finanziaria (data dalla durata piรน lunga), perchรฉ espongono a maggiori rischi.
In finanza nessuno regala niente, โnon esistono pasti gratisโ: a maggior rendimento atteso corrisponde un maggior rischio. Fine.
Dunque, cosa succederร alle obbligazioni con la riduzione dei tassi?
I loro rendimenti futuri saranno inferiori.
Ad oggi, i rendimenti obbligazionari sono i seguenti:
Azioni
Ti avverto, se ti aspetti che nelle prossime righe ti rivelerรฒ se i mercati azionari saliranno o scenderanno da qui a un anno, rimarrai deluso.
Cosa succederร al mercato azionario ora che le banche centrali hanno iniziato ad abbassare i tassi รจ un dilemma a cui non ho una risposta.
Non la ho io, come non ce lโha nessun altro.
Da qui ad un anno il mercato azionario potrebbe salire o potrebbe scendere. Ma non sarร a causa della riduzione dei tassi.
Il mercato azionario farร quello che fa sempre: โoscilla, tentenna, traballa, mentre sale nel tempoโ (cit. prof. Ruggero Bertelli).
Nel breve periodo il suo andamento dipenderร principalmente dalle aspettative degli investitori sullโandamento dellโoccupazione, dellโeconomia, dellโinflazione, il cosiddetto โsentiment di mercatoโ, mentre nel lungo periodo la crescita del mercato azionario sarร determinata in gran parte dalla crescita degli utili aziendali.
Non volendo fare previsioni sul futuro, dato che, come suggeriva il grande economista John Kenneth Galbraith, โl'unica funzione delle previsioni economiche รจ di far sembrare rispettabile l'astrologiaโ, non resta che guardare al passato.
Bisogna perรฒ farlo nellโottica di comprendere meglio ciรฒ che รจ successo per prepararsi a quello che il futuro potrebbe portare e non pensando che il passato si ripeterร .
La storia ci dice che spesso le banche centrali riducono i tassi per prevenire o combattere una recessione.
I tagli dei tassi non significano lโarrivo di una recessione.
A volte le banche centrali tagliano i tassi a causa di una crisi finanziaria o di un rallentamento dellโeconomia, ma il taglio dei tassi di per sรฉ non avviene solo durante un rallentamento economico e non ne รจ la causa.
Nellโimmagine che segue, vedi tutti i cicli di riduzione dei tassi della FED dal 1970 ad oggi. In rosa i cicli che sono stati seguiti entro 12 mesi da una recessione, mentre in blu quelli a cui non ha fatto seguito una recessione.

Di seguito puoi vedere lโandamento del mercato azionario americano nellโanno successivo al primo taglio dei tassi dal 1970 a oggi.
In rosa nei casi in cui si รจ verificata una recessione e in blu quelli in cui non si รจ verificata.
Qui puoi, invece, osservare il rendimento dellโS&P 500a un anno dal primo taglio dei tassi.
In rosa nei casi in cui si รจ verificata una recessione e in blu quelli in cui non si รจ verificata. Il rombo rosso rappresenta il massimo calo verificatosi nei 12 mesi successivi al taglio.
Infine, il rendimento dellโS&P 500 a tre anni dal primo taglio dei tassi.
In azzurro i casi in cui il taglio รจ avvenuto quando il mercato azionario era vicino ai massimi e in blu i casi in cui non lo era.

Il mercato azionario ha reagito in modo differente a ciascun ciclo di taglio dei tassi.
Quando la Fed taglia i tassi al di fuori di una recessione, le azioni tendono a fare meglio con una minore variabilitร .
Nei cicli di taglio dei tassi โsenza recessioneโ, l'S&P 500 รจ cresciuto in media dell'11% nei 12 mesi successivi al primo taglio dei tassi.
L'intervallo dei rendimenti a 12 mesi variava dal -5% al โโ+19%.
Quando la Fed taglia i tassi durante una recessione, la performance azionaria รจ peggiore (in media) e piรน irregolare.
Nei cicli di taglio dei tassi โcon recessioneโ, l'S&P 500 รจ cresciuto in media del 8% nei 12 mesi successivi al primo taglio dei tassi.
I rendimenti a 12 mesi variano dal -36% al +34%
I rendimenti dellโS&P 500 a tre anni dallโinizio di un ciclo di tagli รจ quasi sempre ampiamente positivo, in particolare nei casi in cui, come oggi, il primo taglio sia avvenuto vicino ai massimi del mercato azionario.
Cosa ci dicono questi dati sul futuro?
Assolutamente nulla.
Sul passato, invece, ci dicono che, lโandamento futuro del mercato azionario non รจ determinato dal taglio dei tassi, ma piuttosto dallโandamento dellโeconomia e che, in buona parte dei casi, i rendimenti a 12 mesi sono positivi e quelli a 36 mesi sono quasi sempre positivi.
Conclusione
Quindi, durante un ciclo di taglio dei tassi รจ meglio investire in liquiditร , obbligazioni a breve, media, lunga scadenza o in azioni?
Mi spiace, anche in questo caso sono costretto a deluderti.
Il fatto di investire in unโattivitร piuttosto che nellโaltra, esattamente come la scelta tra obbligazioni a breve, media o lunga scadenza, non dovrebbe dipendere tanto dalle condizioni economiche e finanziarie, quanto dai tuoi obiettivi dโinvestimento, dal tuo orizzonte temporale e dalla tua tolleranza al rischio: cosa devono fare per te questi soldi? In quanto tempo? Cosa sei disposto a sopportare per arrivare a destinazione?
Certo, le condizioni economiche e finanziarie hanno un peso rilevante sui rendimenti e investire in obbligazioni a lunga scadenza in un periodo di tassi a 0 con unโinflazione fuori controllo non รจ unโottima idea.
Ma la scelta delle attivitร in cui investire non va fatta in base a cosa pensi che succederร da qui a sei mesi, ma in base a cosa vuoi che quei soldi ti permettano di fare, domani e fra 20 anni.
In un piano finanziario che abbia senso e in un portafoglio diversificato tutte e tre le attivitร , liquiditร , obbligazioni ed azioni, hanno un posto ed un valore: ognuna il suo.
Buona domenica!
Grazie per aver letto
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