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Lโarticolo di oggi ci porta nel futuro:
nel 2035, Clifford Asness (accademico, allievo di Eugene Fama, nonchรฉ fondatore e CIO di uno dei maggiori Hedge Fund al mondo: AQR Capital Managemen) si guarda indietro e delinea, con sagacia e sarcasmo, un immaginario bilancio dei dieci anni appena trascorsi (2025-2034).
Le parti tra parentesi tonda (โฆ) sono dellโautore, le parti tra parentesi quadre [โฆ] sono mie aggiunte.
2035: An Allocator Looks Back Over the Last 10 Years
โTrovarci qui nel 2035 e guardare indietro ai rendimenti dellโultimo decennio non รจ un compito piacevole.
I momenti difficili non sono mai piacevoli. Ma hanno un lato positivo. Possiamo trarne degli insegnamenti.
Azioni statunitensi
In primo luogo, dobbiamo constatare che investire in azioni statunitensi con un CAPE ben superiore a 30 si รจ rivelato ancora una volta un esercizio deludente [CAPE sta per Cyclically-Adjusted Price to Earnings Ratio o Shiller Ratio, di cui ho parlato QUI].
Oggi il CAPE รจ sceso intorno a 20 (ancora al di sopra della media di lungo termine). Lโaggiustamento della valutazione da un livello massimo di 30 a 20 significa che, nonostante la continua forte crescita degli utili, le azioni statunitensi hanno battuto la liquiditร solo di un paio di punti percentuali allโanno nellโintero decennio, molto meno di quanto ci aspettassimo.
Obbligazioni
Lโinflazione รจ stata in media del 3-4% nel decennio e le obbligazioni statunitensi sono state leggermente deludenti (vale a dire, rendimenti reali inferiori rispetto alla loro storia a lungo termine). Ma non si sono rivelate un disastro totale, e chiaramente non cosรฌ negative rispetto ai loro standard storici, come lo sono state le azioni statunitensi.
In altre parole, lโinflazione si รจ rivelata piรน persistente di quanto pensassimo e si รจ collocata al di sopra degli obiettivi della banca centrale.
Sembra che la massiccia spesa pubblica, il debito e i deficit che essa comporta stiano appena iniziando a essere prezzati nei rendimenti obbligazionari. Probabilmente riflettendo la situazione fiscale, i rendimenti reali sono ora piรน alti rispetto a dieci anni fa, ma non sono ancora elevatissimi. I mercati (e noi) siamo molto fiduciosi che in futuro questo non costituirร un grosso problema (mai e poi mai! Sai chi non รจ d'accordo e dice che alla fine sarร un problema? La matematica).
Ma, ripeto, chi se ne frega, le obbligazioni sono una noia mortale.
Azioni Internazionali
Naturalmente, dopo essere stato dato per morto per tanti anni, il mercato azionario globale รจ risorto, con i titoli NON statunitensi che hanno registrato rendimenti reali storicamente soddisfacenti (il 5-6% annuo in piรน rispetto alla liquiditร ).
Gli Stati Uniti avevano davvero le migliori aziende (le piรน redditizie, piรน innovative, in piรน rapida crescita) e ciรฒ รจ vero ancora oggi. Ma si รจ scoperto che pagare multipli epici per queste aziende contava piรน di quanto pensassimo, e, nonostante anche lei fosse stata data per morta, la diversificazione internazionale alla fine ha funzionato.
Si รจ anche scoperto che esisteva effettivamente un prezzo al quale le azioni europee, pur non eccezionali come quelle statunitensi, avevano un senso.
Purtroppo, in pochi se ne sono resi conto per tempo, noi compresi.
Private Equity
La performance delle azioni pubbliche negli Stati Uniti รจ stata deludente, ma sappiamo che i mercati azionari pubblici sono talvolta volatili.
Detto questo, in tutta onestร , speravamo in una protezione molto maggiore da questa volatilitร da parte dei titoli privati (in fondo, ci aspettavamo una volatilitร del mercato azionario pari al 17%, meno della metร , 8%, dal private equity)
Purtroppo, e in modo del tutto imprevedibile, si รจ scoperto che le azioni con leva restano pur sempre azioni, anche se comunichi ai tuoi investitori i loro prezzi solo occasionalmente (e quando lo fai, in molti casi li decidi tu).
Non ci aspettavamo davvero una disfatta di queste proporzioni.
Dopotutto, i 30 anni precedenti hanno visto rendimenti del private equity superiori a quelli dei titoli quotati e con una minore volatilitร (seppur solo di facciata).
Lo sanno tutti che il modo migliore per stimare cosa accadrร in futuro รจ guardare cosa รจ successo in passato!?!
Un indizio che forse ci รจ sfuggito รจ che, come noi, tutti i grandi investitori del mondo erano innamorati dei mercati privati โโproprio perchรฉ sembrava che non scendessero mai molto, anche quando il mercato azionario crollava.
Questo giochino (in gergo โriciclare la volatilitร โ) ha reso la vita molto piรน semplice a chi questi strumenti li vendeva e molto meno stressante per gli investitori, che non si rendevano conto della volatilitร reale dei loro investimenti. Sfortunatamente, si รจ anche scoperto che โpiรน piacevoleโ e โmeno stressanteโ, soprattutto quando tutti sono impegnati a perseguire lo stesso tipo di โpiรน piacevoleโ e โmeno stressanteโ, hanno un costo.
Quindi, alla fine, molti manager venivano pagati tonnellate di denaro per rendimenti inferiori a quelli azionari, con un rischio effettivo almeno pari a quello azionario.
Il colpo finale รจ arrivato quando si รจ scoperto che il credito privato [private credit], il nuovo beniamino del 2025, era semplicemente credito pubblico con commissioni piรน elevate. Come il private equity rispetto al public equity, il credito privato si รจ rivelato rischioso almeno quanto la sua controparte pubblica e, dopo commissioni molto piรน elevate, ha ottenuto risultati peggiori [chi lโavrebbe mai detto?!?].
Crypto
Particolarmente irritante รจ stato quello che ci รจ successo nel settore delle criptovalute. Prima del 2025 ne eravamo rimasti lontani. Avevamo pensato che fosse abbastanza sciocco pensare che semplicemente lasciando i computer in funzione per un tempo davvero lungo si potesse creare qualcosa di valore. Ma quando Bitcoin ha raggiunto i 100.000 dollari ci siamo resi conto che ci eravamo persi una grande occasione e che lasciare i computer accesi ha davvero creato lโoro digitale (e abbiamo โimparatoโ che la scarsitร di qualcosa fa sรฌ che il prezzo di tutto ciรฒ che รจ scarso cresca per sempre, anche se รจ inutile). Quindi, con una mossa coraggiosa per un investitore istituzionale, abbiamo aggiunto unโallocazione del 5% alla fine del 2024 a un prezzo bitcoin di $ 100.000, e abbiamo raddoppiato quando lโanno successivo รจ salito a $ 250.000 (sulle voci secondo cui il governo avrebbe avviato un โprogetto di riserve strategiche in bitcoinโ e in base ad un singolo tweet di Elon Musk). Ben il dieci per cento del portafoglio!
Oggi, 10 anni dopo il nostro primo investimento e 9 anni dopo aver raddoppiato, il bitcoin รจ a circa $ 10.000. Ci sono ancora alcuni irriducibili. Francamente, l'unica cosa che ha funzionato per noi in questo ambito รจ stata la suddivisione dell'allocazione in criptovalute, 90% bitcoin e 10% nell'unica criptovaluta che ha finito per valere qualcosa di sostanziale entro il 2035: il Fartcoin [traducibile in Peto-moneta, non scherzo].
[โฆ]
Guardando al futuro
Bene, abbiamo imparato la lezione.
Abbiamo riportato le nostre azioni a un benchmark globale e ora siamo sovrappesati al di fuori dei Stati Uniti, anche se adesso le valutazioni sono molto piรน ragionevoli.
Non investiremo mai piรน nei mercati privati, nonostante siano ora affamati di capitale e le offerte sembrino molto economiche.
Infine, restiamo fedeli a Fartcoin. Dovrete strapparceli dalle nostre fredde mani morte!
CONCLUSIONE
Non ho idea se i prossimi 10 anni assomiglieranno a quelli delineati da Cliff Asness in questo simpatico articolo o ai 10 appena trascorsi.
Probabilmente saranno ancora diversi: imprevedibili e pieni di colpi di scena.
Eโ per questo motivo che รจ molto meglio prepararti ad una molteplicitร di possibilitร piuttosto che scommettere su una di esse.
Buona domenica!
Grazie per aver letto
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