Avevo iniziato a scrivere queste righe con l’idea di spiegare cosa fosse successo a Silicon Valley Bank (SVB), ma ho cambiato strada per due motivi: un altro spiegone della vicenda sarebbe superfluo e sterile e al problema della banca californiana si è poi aggiunto quello del grande malato d’Europa, Credit Suisse.
Se vuoi leggere una spiegazione chiara e dettagliata di quanto accaduto alla banca californiana, ti consiglio questo articolo.
Per quanto riguarda la vicenda Credit Suisse, le sue difficoltà non sono nuove e hanno sia tratti in comune che profonde differenze rispetto al fallimento di Silvergate e SVB.
Tre errori da evitare
Silicon Valley Bank è fallita perché ha sottovalutato 3 problemi fondamentali con cui tutti gli investitori devono scontrarsi.
Il primo problema è la concentrazione.
La banca californiana, nata nel 1983, si è nel tempo specializzata diventando la banca delle start-up.
Silicon Valley Bank aveva una clientela molto ridotta e concentrata; solo 40.000 clienti di cui oltre la metà erano aziende tecnologiche e/o avviate da poco (start-up).
Queste società sono fiorite e hanno prosperato nell’ambiente di liquidità abbondante e tassi a 0 degli ultimi anni, ma si sono trovate in difficoltà quando il vento è cambiato e i tassi hanno cominciato a salire.
Tra il 2019 e il 2022 SVB ha vissuto un momento d’oro grazie alla corsa alle nuove società tecnologiche; tanto che i suoi depositi in 3 anni sono triplicati arrivando a quasi 200 miliardi di dollari un anno fa.
Come la gran parte delle banche, non manteneva tutti i depositi dei clienti liquidi, ma li investiva. Il problema è che aveva una forte esposizione ad obbligazioni a media-lunga scadenza acquistate nel 2020 e 2021.
La banca aveva quindi una clientela poco numerosa e concentrata in un solo settore e un portafoglio titoli anch’esso concentrato in titoli a lunga scadenza;
entrambi avevano un tallone d’Achille: i tassi d’interesse.
Il repentino e violento aumento dei tassi dell’anno scorso ha avuto un duplice effetto negativo: ha messo in difficoltà i clienti della banca che hanno iniziato ad attingere ai loro depositi e ha contemporaneamente fatto precipitare il valore dei titoli in cui questi depositi erano investiti.
La ricerca di rendimento prima della gestione dei rischi
Silicon Valley Bank ha investito buona parte dei depositi dei suoi clienti in titoli a media-lunga scadenza per ottenere un rendimento dell’1,5% invece dello 0,25% offerto dai titoli del tesoro americano a breve termine. E lo ha fatto senza prendere le dovute precauzioni contro il rischio di aumento dei tassi.
Con l’aumento dei tassi, i titoli con scadenze più lunghe hanno registrato perdite molto superiori rispetto a quelli con scadenze brevi.
La banca ha pensato al rendimento senza considerare i rischi che si stava assumendo e a cui esponeva i suoi clienti.
Infine, l’emotività.
Uno spezzone del film “Mary Poppins” riassume molto bene come nasce e si sviluppa una corsa agli sportelli. (VIDEO)
È sufficiente una scintilla per scatenare un incendio.
Nel caso di SVB la scintilla è stata la comunicazione delle perdite registrate dalla banca quando ha venduto parte del suo portafoglio titoli lo stesso giorno in cui un’altra banca regionale e settoriale ha dichiarato il fallimento: Silvergate, la banca delle criptovalute.
In 10 ore sono stati prelevati dalla banca la bellezza di 42 miliardi di dollari di depositi. Se i clienti non fossero stati colti dal panico probabilmente non ci sarebbe stato alcun fallimento.
Dopotutto, è sufficiente portare i titoli a scadenza per rivedere il proprio capitale. Venderli invece cristallizza delle perdite fino a quel momento solo potenziali.
Tre lezioni da imparare
A ben vedere, i problemi che hanno messo in crisi Silicon Valley Bank sono simili a quelli in cui è incorsa anche l’italiana Eurovita: un portafoglio concentrato in titoli di stato che nel 2022 hanno subito grosse perdite, una gestione poco attenta e lungimirante e una corsa agli sportelli.
Le lezioni che gli investitori dovrebbero trarre da queste vicende sono le medesime:
- diversificare gli investimenti invece che concentrali
- valutare bene e gestire i rischi invece che cercare di evitarli o andare alla ricerca spasmodica del rendimento
- mantenere la calma nei momenti di nervosismo dei mercati. Prendere decisioni dettate dalle emozioni è il modo più semplice per separarsi dai propri risparmi
Cosa succede agli investitori quando si verificano eventi negativi di grande impatto:
L’orizzonte temporale si contrae
Il pericolo principale per gli investitori durante i periodi di stress dei mercati è la contrazione dell’orizzonte temporale. Anche se hai un orientamento al lungo termine, potresti iniziare a preoccuparti del futuro immediato. Tutti i ragionamenti e i piani ben congegnati e attentamente ponderati possono andare in frantumi in un baleno.
Ci si focalizza su una cosa sola: quella al centro dell’attenzione
Non è solo l’orizzonte temporale a restringersi, ma anche il campo visivo. L'attenzione dei media e di praticamente tutti gli investitori si rivolge a una cosa: ciò che ha generato la crisi in atto, in genere a scapito di questioni molto più importanti per il loro benessere futuro.
Si sente di dover agire
Non c'è impulso più dannoso per gli investitori di "qualcosa sta accadendo nei mercati; devo fare qualcosa per il mio portafoglio”. Sembra che tutto stia cambiando, quindi anche i tuoi investimenti devono cambiare.
Tutto è evidente e facilmente spiegabile con il senno di poi
Quando si verifica un evento che nessuno aveva previsto, il pregiudizio del senno di poi si scatena. Molte persone hanno spiegato in modo convincente il rischio insito nel modello SVB, non molti lo hanno fatto prima che fallisse. Mentre tutti sono impegnati a discutere di ciò che è accaduto, vale la pena riflettere sul motivo per cui nessuno se lo aspettava.
L'incertezza non è aumentata
Durante periodi di stress dei mercati è comune sentire commentare che i mercati ora sono "più incerti".
Non è vero, i mercati sono sempre incerti.
Non sappiamo cosa accadrà domani esattamente come non lo sapevamo una settimana fa o un anno fa. Vale la pena accettare questa semplice verità.
I rischi più significativi sono quelli che non vediamo arrivare
I rischi su cui ci concentriamo sono quelli che sono disponibili (nella memoria recente) e salienti (che provocano emozioni).
Ora il tipo di rischio incontrato da SVB è diventato disponibile e saliente e sarà in prima linea nel nostro pensiero e nel nostro processo decisionale. lo vedremo ovunque.
Sfortunatamente, è probabile che il prossimo rischio arriverà da qualche altra parte.
Storie entusiasmanti sopraffanno la consapevolezza del rischio
Un'utile regola empirica è che quanto più avvincente è una narrativa di investimento, più prime pagine adulatrici e storie entusiasmanti, e maggiori sono i rischi nascosti.
Ci sono due ragioni. In primo luogo, le storie avvincenti possono lasciarci ciechi ai dettagli. In secondo luogo, quando una storia accattivante funziona o “fa soldi”, può sembrare “troppo costoso” non partecipare alla festa.
Eventi di mercato imprevisti ed eclatanti inducono ansia e provocano alcuni dei nostri comportamenti più emotivi e dannosi.
I principi d’investimento dettati dal buon senso sono sempre validi:
- adottare una prospettiva di lungo termine visto che i mercati sono imprevedibili
- evitare di concentrare i propri investimenti, ma diversificarli
- preferire la semplicità alla complessità
- gestire i rischi piuttosto che cercare (inutilmente) di evitarli
- definire in anticipo come comportarsi in caso di eventi particolari e non lasciarsi guidare dalle emozioni
Grazie per aver letto “Investire con Intelligenza”
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❤️ 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 🧠:
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