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Nelle ultime settimane e mesi il Bitcoin ha avuto una grande attenzione mediatica. Eβ infatti arrivata il 10 gennaio la decisione da parte della Security Exchange Commission USA di autorizzare la quotazione di una ventina di ETF che replicano il prezzo spot della criptovaluta.
Questo Γ¨ uno dei pochi casi in cui il mercato europeo Γ¨ piΓΉ avanti rispetto a quello americano, infatti nel Vecchio Continente gli strumenti che replicano il prezzo spot del Bitcoin sono disponibili giΓ da diversi anni.
La ritrovata popolaritΓ del Bitcoin Γ¨ dovuta anche alla sua spettacolare performance negli ultimi mesi.
Come ho scritto settimana scorsa, il 2023 Γ¨ stato un anno ampiamente positivo per tutte le principali attivitΓ finanziarie.
Lo Γ¨ stato anche per il Bitcoin che in dodici mesi ha visto il suo prezzo crescere del 165%. WOW!
Eβ facile farsi abbagliare da un rendimento del genere. Eβ perΓ² utile ricordare anche come sono andate le cose nel 2022: -65%. OUCH!
Se guardiamo alla variazione di prezzo nel biennio 2022-2023, il risultato non Γ¨ entusiasmante: -8%. Oggi un Bitcoin vale ca. 42.000$, ancora ben lontano dal picco di 67.000$ del novembre 2021.
Investire in qualcosa semplicemente perchΓ© il suo prezzo Γ¨ salito di recente non Γ¨ mai una buona idea.
Se invece il desiderio di inserire una quota di Bitcoin nel tuo portafoglio nasce da un genuino interesse ed Γ¨ basata sulla consapevolezza del suo funzionamento, ti suggerisco qualche considerazione.
Bitcoin: rendimenti e rischio
Il rendimento del Bitcoin dalla sua nascita Γ¨ senza dubbio eccezionale:
10.000 euro investiti a luglio 2011 in Bitcoin sarebbero diventati a dicembre 2023 quasi 70 milioni, con un rendimento annualizzato superiore al 100%.
Purtroppo perΓ², questo rendimento Γ¨ arrivato al costo di unβenorme volatilitΓ :
come abbiamo giΓ visto Bitcoin nel 2022 ha perso il 65% e nel 2023 ha guadagnato il 165%.
In finanza la volatilitΓ Γ¨ un sintomo di rischiositΓ e viene spesso misurata tramite la deviazione standard; quella del Bitcoin Γ¨ stata pari al 158%.
Lo so, detto così lascia il tempo che trova.
Paragoniamo allora Bitcoin con lβazionario globale e con il tipico portafoglio 60/40, in questo caso 60% azionario globale e 40% obbligazionario governativo globale con copertura del cambio.
100 mila euro investiti a luglio 2011 in Bitcoin sarebbero diventati 690 milioni a dicembre 2023, se investiti in azionario sarebbero solo 377 mila, mentre se investiti nel portafoglio 60/40 sarebbero diventati appena 237 mila.
Il rendimento dellβazionario globale e del classico portafoglio 60/40 impallidiscono di fronte a quello del Bitcoin.
Ma dato che in finanza βnon esistono pasti gratisβ, il maggior rendimento si paga con una rischiositΓ enormemente piΓΉ elevata.
Il Bitcoin ha una volatilitΓ 13 volte superiore a quella dellβazionario e 20 volte superiore a quella del portafoglio 60/40.
Ma come si traduce nella pratica questa maggiore volatilitΓ ?
Nellβimmagine seguente puoi vedere frequenza, lunghezza e intensitΓ dei cali dei tre strumenti presi in esame.
Come puoi vedere i cali del Bitcoin sono estremamente piΓΉ profondi di quelli dellβazionario e del portafoglio 60/40. Tra il 2013 e il 2016 ha avuto un crollo durato 3 anni e 1 mese che ha raggiunto un picco del 76,7% e tra il 2017 e il 2020 Γ¨ precipitato del 75%. Infine, nel 2022 Γ¨ crollato nuovamente del 65% e non ha ancora recuperato i valori precedenti.
In sintesi, Bitcoin ha offerto rendimenti molto elevati, ma al prezzo di crolli molto frequenti, prolungati e intensi.
I cali dellβazionario a confronto sono poca cosa. Dal 2011 il crollo peggiore Γ¨ stato del 20% durante la crisi del Covid e il piΓΉ lungo si Γ¨ protratto per due anni da dicembre 2021 a dicembre 2023.
Il portafoglio 60/40 preso in esame, nello stesso arco temporale, Γ¨ arrivato a perdere al massimo il 13,1%.
Di seguito la performance annua del Bitcoin rispetto ad altre asset class.
Il Bitcoin si conferma un asset "estremo": o di gran lunga primo oppure abbondantemente ultimo.
Bitcoin in portafoglio
Come si comporterebbe un portafoglio bilanciato se aggiungessimo una piccola percentuale di Bitcoin?
Vediamo cosa succederebbe ad un portafoglio bilanciato come il 60/40 se sostituiamo un 1% o 2% di azionario con la medesima quantitΓ di Bitcoin.
Nellβimmagine che segue vedi lβandamento da luglio 2011 a dicembre 2023 di quattro portafogli bilanciati tradizionali con unβesposizione azionaria crescente (60/40, 70/30, 80/20 e 90/10) e due portafogli composti dal 40% di obbligazionario globale e 59% di azionario piΓΉ 1% di Bitcoin (59/40/1) o 58% azionario e 2% Bitcoin (58/40/2).
Anche con lβaggiunta di solo un 1% o 2% di Bitcoin i rendimenti crescono in modo eccezionale.
In modo altrettanto eccezionale cresce anche la volatilitΓ complessiva del portafoglio.
La semplice aggiunta di un 1% di Bitcoin ad un portafoglio 60/40 aumenta la sua volatilitΓ di oltre 6 volte: da 9,45% a 57,91%.
Lβaggiunta di un 2% di Bitcoin porta la volatilitΓ al 70%, pari a 5,5 volte quella dellβazionario puro e 6 volte la volatilitΓ di un portafoglio 90/10.
Lβeffetto sulla frequenza, lunghezza e profonditΓ dei cali Γ¨ evidente:
Lβaggiunta di solo uno o due punti percentuali di Bitcoin al classico portafoglio 60/40 ne stravolge completamente la rischiositΓ .
Nei 12 anni presi in esame si sarebbero subiti 2 distinti crolli del 70% contro il -20% dellβazionario puro, il -18,7% del PTF 90/10 e il -14,4% del PTF 60/40.
Lβelemento imprescindibile se vuoi inserire Bitcoin in portafoglio
Nel caso tu sia comunque determinato ad aggiungere unβesposizione al Bitcoin nel tuo portafoglio diventa essenziale una solida politica di ribilanciamento periodico.
Un semplice ribilanciamento annuale riduce enormemente la rischiositΓ di un portafoglio 59/40/1 o 58/40/2, a scapito perΓ² di una altrettanto elevata riduzione dei rendimenti.
Il rendimento annualizzato del portafoglio con un 1% di Bitcoin ribilanciato annualmente si riduce dal 41% al 9,5%, portandolo a solo 2 punti percentuali in piΓΉ rispetto al classico PTF 60/40.
Allo stesso tempo perΓ² anche la volatilitΓ diventa sostenibile e assimilabile a quella di un portafoglio 70/30.
Anche frequenza, lunghezza e profonditΓ dei cali diventano decisamente piΓΉ sopportabili e assimilabili a quelli di un portafoglio tradizionale con una maggiore esposizione azionaria.
Conclusione
Non sono un sostenitore del Bitcoin e nemmeno un suo detrattore.
Non lo considero unβasset class al pari di azionario o obbligazionario e nemmeno un bene rifugio come lβoro.
Ritengo invece che ad oggi sia semplicemente uno strumento speculativo e, come tale, vada maneggiato con molta attenzione.
Se unβesposizione azionaria del 60% o 70% (che storicamente ha portato anche a cali del 30%-40%) ti spaventa, il Bitcoin senza dubbio non fa per te.
Ogni 1% investito nella criptovaluta aumenta la volatilitΓ del tuo portafoglio come diversi punti percentuali di azionario distorcendone totalmente la rischiositΓ complessiva.
Senza una ferrea politica di ribilanciamento tale volatilitΓ Γ¨ destinata a diventare insostenibile e non compatibile con lβinvestimento in un portafoglio bilanciato.
Se il ribilanciamento Γ¨ una parte molto importante di una seria gestione del rischio in un portafoglio bilanciato, diventa imprescindibile se vuoi inserire anche solo una minima componente di Bitcoin.
Queste sono alcune linee guida che possiamo estrapolare dalla limitata storicitΓ che abbiamo a disposizione.
Mentre per azionario, obbligazionario e oro abbiamo a disposizione decine e decine di anni di dati, Bitcoin Γ¨ una novitΓ molto recente e anche per questo motivo va maneggiato con molta prudenza.
Eβ quindi fondamentale avvicinarti allβinvestimento in Bitcoin solo se hai la consapevolezza degli elevati rischi a cui espone e hai una profonda convinzione nel valore della criptovaluta.
Mentre i rischi del Bitcoin sono molto concreti e tangibili, nessuno ci garantisce che i suoi rendimenti eccezionali passati verranno replicati in futuro.
Buona domenica!
Bitcoin Γ¨ una valuta?
No, o almeno, non puΓ² essere considerata una valuta come lo sono lβEuro o il Dollaro. Non lo Γ¨ perchΓ© Γ¨ piuttosto difficile riuscire a fare la spesa pagando in Bitcoin e perchΓ©, anche fosse possibile, la sua estrema volatilitΓ lo rende un pessimo mezzo di pagamento.
Nel 2010 in Florida, per dimostrare la funzionalitΓ della criptovaluta, LaszloΒ Hanyecz comprΓ² 2 pizze del valore di 30 dollari utilizzando 10.000 Bitcoin. Sfortunatamente per lui quei 10.000 Bitcoin oggi varrebbero quasi mezzo miliardo di dollari.
Bitcoin Γ¨ una riserva di valore come lβoro?
Eβ presto per poterlo definire tale. Gli esseri umani usano lβoro come bene di scambio e una riserva di valore da qualche migliaio di anni, mentre le criptovalute sono una innovazione molto recente.
Se intendiamo un bene rifugio come un bene il cui valore non diminuisce nel tempo e rimane stabile in periodi di crisi e instabilitΓ , vista la sua elevata volatilitΓ e la sua correlazione agli elementi piΓΉ speculativi sui mercati finanziari, non mi pare che il Bitcoin possa essere paragonato allβoro. Anche lβandamento divergente di oro e Bitcoin nel 2022 (uno positivo e lβaltro ampiamente negativo) sembra confermarlo.
Per molti versi il lancio dei primi ETF sul Bitcoin ricorda molto quello dei primi ETF sullβoro avvenuto nei primi anni 2000. La principale differenza sta nella sicurezza del sottostante. La maggior parte dellβoro fisico posseduto dagli ETF sullβoro Γ¨ custodito in giganteschi caveau a Fort Knox, Londra e nella sede di Banca dβItalia (lβItalia Γ¨ il terzo detentore al mondo di riserve auree). Con Bitcoin, la sicurezza Γ¨ una preoccupazione legittima poichΓ© esiste sempre il rischio di furto informatico.
Bitcoin Γ¨ attualmente solo uno strumento speculativo.
Il prezzo della criptovaluta non Γ¨ legato a nessun fondamentale (com'Γ¨ invece il caso per azioni ed obbligazioni) e le sue fluttuazioni dipendono esclusivamente dal fatto che gli investitori siano o meno interessati a possederlo.
Grazie per aver letto βInvestire con Intelligenzaβ
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