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Da dove partire per investire al meglio i tuoi risparmi e farli crescere nel tempo?
Dal non averne bisogno per far fronte ad unβemergenza!
Per evitare di trovarti nella spiacevole situazione di dover attingere ai tuoi investimenti per affrontare una spesa imprevista hai bisogno un fondo per le emergenze.
Secondo il Rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane 2022, quasi un italiano su quattro (il 23%) non Γ¨ in grado di affrontare una spesa imprevista di 1.000 euro.
Come ho giΓ scritto in Pianificazione finanziaria for dummies, prima di costituire un fondo delle emergenze devi perΓ²:
aver chiarito la tua attuale situazione finanziaria, definendo la tua ricchezza (attivitΓ e passivitΓ ) e redigendo un budget famigliare (entrate ed uscite)
pensato agli imprevisti, assicurandoti
Una volta smarcati i punti 1 e 2 puoi passare a costituire un fondo per le emergenze.
Il fondo per le emergenze
Le emergenze, lo sappiamo, sono per loro stessa natura imprevedibili e quindi non programmabili.
Ma se non puoi in alcun modo prevedere che la macchina ti lascerΓ a piedi fra tre settimane, che il tuo gatto avrΓ bisogno di costose cure veterinarie lβanno prossimo o che lβazienda per cui lavori deciderΓ di tagliare il personale e ti lascerΓ a casa fra 3 anni, quello di cui puoi essere certo fin da ora Γ¨ che prima o poi dovrai far fronte ad unβemergenza.
E la sfortuna potrebbe accanirsi contro di te (probabilmente lo farΓ ) e lβemergenza si verificherΓ proprio in un momento in cui i mercati stanno andando molto male e i tuoi investimenti sono calati sensibilmente.
In quel momento ti ricorderai di aver letto questo articolo e mi ringrazierai per averti convinto a costituire un fondo per le emergenze.
A cosa serve un fondo per le emergenze?
Ad avere della liquiditΓ prontamente disponibile per far fronte ad una spesa imprevista o alla perdita/diminuzione del reddito senza dover attingere dai tuoi investimenti o dover chiedere un prestito.
Quanto destinare ad un fondo per le emergenze?
Dalle 3 alle 12 mensilitΓ di spese vive.
Se le spese che sostieni mensilmente per alloggio (affitto, mutuo, bollette), alimenti, altri impegni finanziari, e spese a cui non puoi rinunciare ammontano a 2.000β¬, dovrai avere da parte dai 6 ai 24 mila euro.
In questo modo, anche nel caso in cui non dovessi percepire nemmeno 1 euro di reddito, sai che puoi far fronte a 3-12 mesi di spese e che hai tempo per trovare un nuovo lavoro.
La scelta di quante mensilitΓ accantonare dipende in buona misura da come sei fatto e dalla stabilitΓ e sicurezza delle tue entrate mensili.
Un lavoratore dipendente, che ha un reddito certo e prevedibile potrΓ permettersi di mantenere un fondo per le emergenze piΓΉ contenuto rispetto ad un libero professionista il cui reddito Γ¨ molto variabile di mese in mese.
Nel fondo per le emergenze puoi anche mettere quei risparmi che hai giΓ destinato ad una spesa a breve termine (inferiore ad un anno).
Dove mettere il fondo per le emergenze?
Fino ad un paio di anni fa non cβerano molte alternative, dovevi lasciare il tuo fondo per le emergenze su un conto corrente. Possibilmente non su quello che usi per per le spese di tutti i giorni.
Oggi la situazione Γ¨ cambiata e hai a disposizione alcune possibilitΓ dβinvestimento diverse dal conto corrente (che solitamente non garantisce interessi).
Prima perΓ² alcuni punti di attenzione, il fondo per le emergenze deve essere:
prontamente liquidabile, senza vincoli o penali
con un rischio quanto piΓΉ possibile vicino a zero
in grado di proteggere, almeno in parte, il capitale dallβinflazione
Date queste premesse, gli strumenti che si possono utilizzare sono:
conti deposito, obbligazioni a breve termine e fondi/ETF monetari.
il conto deposito deve essere svincolabile e di una banca solida e affidabile.
Verifica che i tempi di liquidazione, anche rimettendoci gli interessi maturati fino a quel momento, siano contenuti e non andare a cercare a tutti i costi lβistituto che offre il miglior tasso. Ricordati, qui lβobiettivo non Γ¨ il rendimento. Se in media i conti deposito offrono un tasso del 3% allβanno, una banca che offre il 5% Γ¨ da evitare (se offre un tasso tanto superiore alle concorrenti ci devβessere un motivo, e di solito il motivo Γ¨ che la banca Γ¨ meno sicura).
I conti deposito beneficiano della garanzia fino a 100.000β¬ da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ma hanno una tassazione svantaggiosa, pari al 26% (QUI puoi verificare quali banche NON aderiscono al FITD).obbligazioni a breve termine (1-6 mesi), rigorosamente in euro ed emesse da stati o soggetti sovranazionali.
Lβobiettivo Γ¨ ottenere una remunerazione mantenendo il rischio piΓΉ basso possibile, quindi sono da evitare rischio tasso, rischio valutario e, per quanto possibile, il rischio emittente. Quindi evitare obbligazioni con scadenza superiore ai 6 mesi, titoli emessi in valute diverse dallβeuro (non solo valute esotiche, ma anche dollari, franchi svizzeri, sterline, ecc), emessi da societΓ o da emittenti con basso rating creditizio.
Per maggiori informazioni in proposito leggi: Le obbligazioni non sono tutte uguali
Se lβimporto del fondo di emergenza lo permette, Γ¨ possibile e consigliabile investire in titoli con diversi emittenti e scadenze scaglionate nel tempo. Ad esempio: BOT scad. settembre 2024, Bund (tedesco) scad. marzo 2025, OAT (francese) scad. settembre 2025 e cosΓ¬ via. In questo modo hai un minimo di diversificazione e liquiditΓ che diventa disponibile periodicamente (e che dovrai reinvestire se non hai alcuna emergenza).
Le obbligazioni governative hanno una tassazione agevolata al 12,5%, ma devono essere rinnovate alla scadenza.fondi o (preferibilmente) ETF monetari.
Si tratta di strumenti che investono in obbligazioni a breve/brevissimo termine e che, con un solo strumento e ad un costo contenuto (per gli ETF parliamo di 0,10%-0,20% allβanno), permettono di diversificare gli emittenti, non doverti preoccupare del reinvestimento delle scadenze e dellβinefficienza fiscale delle cedole.
Eβ importante selezionare uno strumento liquido, che investa in obbligazioni a breve scadenza in euro e nella versione ad accumulazione (Acc) e non a distribuzione (Dist) dei proventi.
Oltre a questa tipologia di strumenti, esistono anche alcuni ETF che replicano lβEuro Short Term Rate (β¬ster) che Γ¨ il tasso a cui giornalmente le banche europee si scambiano denaro.
Qui trovi ulteriori informazioni
Le obiezioni
Le obiezioni che sento e leggo al fondo per le emergenze sono di tre tipi:
βnon so come fareβ, βnon ho tempoβ, βnon ho soldiβ
e le soluzioni a queste obiezioni sono molto semplici, ma spesso non risolutive: Γ¨ facilissimo, leggi questo articolo (sΓ¬, proprio questo che stai leggendo ora), ci vuole pochissimo tempo e non bisogna mettere da parte 5 mila euro in un colpo solo, si puΓ² farlo un poco alla volta, basta volerlo;βpreferisco non rischiare e tenere i soldi sul conto correnteβ,
qui i problemi sono due: il fatto che i soldi tenuti sul conto corrente sono molto facili da spendere e la costante ed inesorabile erosione del capitale da parte dellβinflazione
e (piΓΉ raramente) lβesatto opposto:
βi soldi nel fondo delle emergenze non rendono nienteβ
Eβ vero, investire in modo estremamente prudente vuol dire ottenere dei rendimenti ridotti, ma non Γ¨ parcheggiando 20 mila euro in un fondo per le emergenze che danneggerai i tuoi rendimenti fra 30 anni. Se mai Γ¨ il contrario; NON avere un fondo per le emergenze potrebbe crearti un danno ben peggiore perchΓ© potresti essere costretto a liquidare un investimento a lungo termine proprio nel momento peggiore per far fronte ad una spesa imprevista oppure potresti vederti obbligato a chiedere un prestito.
Smettila di accampare scuse improbabili e fatti un favore, il te futuro te ne sarΓ grato: costituisci un fondo per le emergenze (ora!)
Come fare se non hai lβintera cifra a disposizione?
Eβ molto semplice: basta darti un obiettivo (raggiungibile), un termine temporale e metterti dβimpegno.
Inizia con il mettere da parte 3 mesi di spese contribuendo al tuo obiettivo con un piccolo risparmio mensile. In questo caso non Γ¨ necessario investire quei risparmi, in un primo momento Γ¨ sufficiente accantonarli in modo che siano separati dal conto corrente che usi regolarmente.
Una volta raggiunto lβobiettivo potrai investire quei soldi nel tuo fondo per le emergenze e continuare a risparmiare per arrivare a 6 mensilitΓ di spese.
Minore Γ¨ la tua capacitΓ di risparmio (entrate meno uscite) e maggiore Γ¨ lβimportanza di avere un fondo per le emergenze.
CONCLUSIONE
Avere un fondo per le emergenze non ha controindicazioni, ma solo lati positivi perchΓ©:
ti aiuta a vivere piΓΉ serenamente, dato che sai di avere le spalle coperte nel caso dovesse capitarti un imprevisto
protegge i tuoi risparmi dallβinflazione con un rischio e una volatilitΓ estremamente limitati
ti permette di investire gli altri tuoi risparmi con maggiore tranquillitΓ perchΓ© hai un cuscinetto psicologico e finanziario a cui attingere nel momento del bisogno. Il momento del bisogno (emotivo) potrebbe presentarsi sotto forma di un brutto periodo per i mercati finanziari. In questo caso, vedere il tuo fondo delle emergenze che fa +0,5% (o anche -0,5%) mentre i tuoi investimenti fanno -20% puΓ² fare la differenza tra il disinvestire nel momento peggiore o tenere duro.
Buona domenica!
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