Le obbligazioni non sono tutte uguali
Azioni e obbligazioni sono i principali strumenti finanziari in cui è possibile investire e rappresentano il cuore di ogni portafoglio d’investimenti.
Le obbligazioni sono considerate un investimento prudente, meno volatili e rischiose delle azioni.
Gli ultimi anni hanno messo a dura prova questa radicata convinzione.
E’ però importante ricordare che le obbligazioni non sono tutte uguali e che il rendimento non va inseguito ciecamente, ma va messo in relazione al rischio a cui ci si espone.
Investire, ad esempio, in obbligazioni a breve scadenza o a lunga scadenza espone a livelli di rischio molto diversi e risponde ad esigenze differenti.
Vediamo quali sono alcune delle caratteristiche che differenziano le diverse tipologie di obbligazioni.
Le obbligazioni non sono tutte uguali
I rischi e i rendimenti attesi delle obbligazioni derivano principalmente da due fattori:
il rischio emittente, che dipende sia dall’affidabilità dell’emittente (sintetizzata nel rating) che dalla tipologia di emittente
la sensibilità ai tassi, che varia in funzione della vita residua dell’obbligazione e viene misurata con la duration
Rating dell’emittente
Trattandosi in sostanza di un prestito, una delle caratteristiche principali delle obbligazioni è l’affidabilità dell’emittente.
Ogni emittente riceve da società specializzate un giudizio sulla sua affidabilità, detto rating.
Più solido è l’emittente dell’obbligazione e minore sarà il tasso a cui potrà farsi prestare denaro.
Il differenziale tra il rendimento delle obbligazioni italiane e tedesche (spread) è dovuto al diverso rating che le agenzie attribuiscono ai due paesi:
Germania AAA e Italia BBB.
Le obbligazioni si differenziano tra titoli da investimento (investment grade) con rating medio-alto e titoli speculativi o ad alto rendimento (high yield) con rating medio-basso.
Tipologia di emittente
Esistono numerose entità che possono finanziarsi sui mercati emettendo obbligazioni, le principali sono stati e aziende.
Le obbligazioni possono quindi essere suddivise in governative o corporate.
Di norma, a parità di scadenza e rating dell’emittente, i titoli corporate presentato un rischio di credito maggiore e rendimenti più elevati rispetto alle obbligazioni governative.
Questo differenziale di rendimento viene definito spread creditizio.
Durata
Più lunga è la durata residua di un’obbligazione e maggiore sarà la sua sensibilità ad una variazione dei tassi e quindi il rischio a cui espone l’investitore. La duration misura questa sensibilità.
La tabella seguente illustra come variano i prezzi delle obbligazioni al variare dei tassi d’interesse:
Un aumento dei tassi di mercato dell’1%, ad esempio, farà scendere il prezzo di un’obbligazione a 12 mesi dello 0,9% mentre avrà un effetto molto più marcato su un’obbligazione a 20 anni: -14,9%.
Ne risulta che vi è una profonda differenza tra investire in un’obbligazione a breve scadenza piuttosto che in una a 20 anni.
La seconda, infatti, sarà enormemente più rischiosa della prima.
Lo vediamo bene nell’immagine seguente in cui è rappresentato l’andamento delle obbligazioni governative europee in base alla loro durata negli ultimi 3 anni.
Mentre le obbligazioni con una durata compresa tra 0 e 1 anno (in blu) sono piatte (+0,16%), quelle con una durata compresa tra 15 e 30 anni (in grigio) hanno perso il 42% (!).
Le obbligazioni governative europee a lunga scadenza hanno avuto una volatilità maggiore a quella dell’azionario globale nell’ultimo anno (17,99% vs 14%) e molto simile negli ultimi 3 anni (14,63% vs 14,53%).
Valuta
Un altro elemento che determina il rischio e il rendimento di un’obbligazione è la valuta in cui essa è denominata.
Per un’investitore italiano sottoscrivere un titolo di stato tedesco o un’obbligazione corporate francese non comporta alcun rischio ulteriore rispetto a quelli intrinseci delle due obbligazioni. Lo stesso vale per un investitore americano che decidesse di sottoscrive un titolo di stato USA denominato in dollari.
Quando invece l’investitore sottoscrive un’obbligazione denominata in una valuta diversa dalla sua, oltre al rischio dello strumento finanziario in cui sta investendo, si assume anche il rischio che deriva dal cambio tra le due valute.
Soprattutto se si sceglie di investire in obbligazioni denominate in valute esotiche, come ad esempio la lira turca, il peso messicano o il rand sudafricano, il rischio dovuto al cambio potrebbe essere molto rilevante.
Conclusione
Le caratteristiche da cui dipende la rischiosità (e quindi anche il rendimento atteso) di un’obbligazione o di un paniere di obbligazioni sono numerose. Ne abbiamo viste quattro: tipologia e rating dell’emittente, durata e valuta.
Se quello che cerchi nella parte obbligazionaria dei tuoi investimenti è la sicurezza, devi puntare su obbligazioni governative, emesse da stati con rating medio-alto, in euro e a breve scadenza.
Le altre obbligazioni presentano tutte un livello di rischio più elevato e dovrebbero essere inserite in portafoglio valutando le loro caratteristiche con grande attenzione.
Le obbligazioni a lunga scadenza, pur avendo offerto storicamente un buon grado di diversificazione dall’azionario, non dovrebbero essere utilizzate se l’obiettivo temporale dell’investimento è di pochi anni.
Le obbligazioni del tesoro americano (Treasury e T-Bills) sono considerate tra le più sicure al mondo, ma per un investitore europeo presentano il rischio dovuto al cambio tra Euro e Dollaro.
I BTP italiani offrono rendimenti ed espongono a rischi sensibilmente diversi rispetto a quelli di un Bund tedesco (rating BBB vs rating AAA).
Le obbligazioni corporate offrono rendimenti maggiori rispetto a quelle governative, ma hanno una correlazione con l’andamento del mercato azionario e quindi non forniscono lo stesso grado di diversificazione di quelle governative.
Le obbligazioni ad alto rendimento (High Yield) offrono rendimenti ancora più elevati e hanno una correlazione al mercato azionario tale da renderle più simili alle azioni che alle obbligazioni per rischiosità.
Scegli con cura le obbligazioni in cui investire!
Nell’immagine che segue puoi vedere, per diverse tipologie di obbligazioni, il rendimento attuale, quello ad inizio 2022 (rombo), la correlazione con il mercato azionario globale (MSCI ACWI) e la loro sensibilità ai tassi (duration).
Ecco un esempio di investimento per nulla consapevole in obbligazioni:
Il signor Maurizio ha investito in strumenti obbligazionari che riteneva sicuri, dei veri e propri beni rifugio.
Purtroppo si è assunto dei rischi che non ha compreso: il rischio tasso, investendo in obbligazioni con duration elevata, e il rischio cambio, investendo in obbligazioni giapponesi senza copertura del cambio.
Per approfondire leggi:
Buona domenica!
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