Il ruolo di azioni, obbligazioni e liquidità in portafoglio
Lo scopo dell’investimento dovrebbe essere far crescere i tuoi risparmi più velocemente di quanto l’inflazione li erode senza assumerti rischi eccessivi (che non sei in grado di sopportare, finanziariamente o emotivamente).
Nelle scorse settimane ho scritto dell’importanza di valutare correttamente la tua propensione al rischio per poter definire l’asset allocation più adatta al tuo obiettivo d’investimento e all’orizzonte temporale entro cui vuoi raggiungerlo.
Le principali attività finanziarie in cui puoi investire per farlo sono azioni, obbligazioni e liquidità. Ognuna di esse ha caratteristiche diverse e una specifica funzione all’interno di un’efficace asset allocation.
Di seguito ti spiego brevemente cosa sono, qual è il loro rapporto rischio/rendimento e di quale ruolo hanno in portafoglio.
Azioni, obbligazioni e liquidità: cosa sono?
Azioni
Investire nelle azioni di una società vuol dire diventare proprietario di una parte di essa e avere quindi il diritto ad una parte degli utili che essa genera.
E’ possibile investire in azioni acquistando singole azioni quotate o strumenti che a loro volta investono in azioni come fondi comuni ed ETF azionari.
Investire sull’azionario globale equivale ad investire nella crescita dell’economia globale, sul progresso, sull’innovazione e, in definitiva, sull’ingegno umano.
Obbligazioni
Investire in obbligazioni vuol dire prestare i propri risparmi ad una società o ad uno stato in cambio della promessa della restituzione del capitale ad una data prefissata e al pagamento degli interessi pattuiti.
E’ possibile investire in obbligazioni acquistando singole obbligazioni quotate o strumenti che a loro volta investono in obbligazioni come fondi comuni ed ETF obbligazionari.
Esistono numerosi tipi di obbligazioni che possono essere raggruppate in base al tipo di tasso che offrono (tasso fisso, tasso variabile, zero coupon e inflation linked), all’emittente (stato, ente sovranazionale o società), al suo rating (Investment Grade o High Yield) oppure in base alla durata.
Per approfondire:
Vista la grande varietà di obbligazioni e la loro diversa rischiosità, per evitare fraintendimenti, d’ora in avanti mi occuperò solo di obbligazioni governative di alta qualità (con rating medio alto).
Liquidità
Per liquidità si intendono strumenti finanziari facilmente svincolabili e prontamente disponibili all’utilizzo. I più comuni sono il conto corrente, i conti deposito e le obbligazioni con una scadenza inferiore ai 12 mesi.
Fondi ed ETF che investono in conti deposito, obbligazioni a breve/brevissimo termine e strumenti affini vengono detti monetari.
Per approfondire:
Rischi e opportunità di azioni, obbligazioni e liquidità
Storicamente, tra azioni, obbligazioni e liquidità, l’asset class che offre i maggiori rendimenti nel tempo è sicuramente l’azionario.
Questa maggior redditività deriva dal fatto che detenere le azioni di una società espone l’investitore ad una maggiore incertezza e volatilità.
Un dollaro investito sul mercato azionario americano nel 1900 avrebbe oggi, in termini reali, un valore di 2.600 dollari con un rendimento annualizzato del 6,6% al netto dell’inflazione. Lo stesso dollaro investito sul mercato obbligazionario avrebbe oggi un valore di 9 dollari (rendimento 1,8%), mentre se investito in liquidità avrebbe solo raddoppiato il suo valore al netto dell’inflazione (rendimento 0,4%).
Le azioni hanno rendimenti attesi elevati, ma guadagnare quei rendimenti attesi sottopone l’investitore ad uno stress molto maggiore rispetto a quello che può trasparire dal grafico che hai appena visto.
Una crescita enorme che però non è affatto lineare nel tempo.
Le azioni offrono grandi ricompense nel lungo periodo al prezzo di grandi sofferenze nel breve periodo.
Ignorare il rischio e focalizzarsi solo sui rendimenti attesi porta molto spesso ad avere un portafoglio più volatile di quello che si è in grado di sopportare.
L'ampia differenza di rendimento tra azioni (equities), obbligazioni (bonds) e liquidità (bills o cash) deriva proprio dal diverso rischio a cui queste espongono.
Per approfondire, leggi: Preparati all’inevitabile: i mercati crolleranno
Sebbene il mercato azionario americano abbia fornito rendimenti superiori a quello di molti altri paesi (in primis l’Italia), il diverso rapporto tra rischio e rendimento di azioni, obbligazioni e liquidità è evidente in tutti i paesi.
Nell’immagine puoi vedere i rendimenti annualizzati tra 1900 e 2022 di azioni, obbligazioni e liquidità per diversi paesi tra cui Italia e Stati Uniti.
Analizzando azioni e obbligazioni globali nel loro complesso arriviamo alle medesime conclusioni:
Nel periodo compreso tra il 31 maggio 2004 e il 30 dicembre 2022, le azioni globali hanno fornito un rendimento nominale complessivo del 293% con un calo massimo del 53% e una volatilità del 16,25%.
Nello stesso arco di tempo, le obbligazioni globali hanno ottenuto un rendimento del 76% con un calo massimo dell’11% e una volatilità del 6,44%, pari a poco più di un terzo di quella dell’azionario.
Le obbligazioni globali con copertura del cambio hanno offerto un rendimento minore (53%) a fronte di una minore volatilità (3,04%), esponendo però ad un calo del 14%.
Le obbligazioni globali a breve scadenza hanno ottenuto un rendimento ancora inferiore (26%) sostenendo, però, sia una minore volatilità (0,85%) che un minore calo (-4,77%).
La volatilità e i cali temporanei non sono però l’unico pericolo da considerare. Un altro rischio, probabilmente peggiore, è quello di subire una perdita prolungata in termini reali.
Nell’immagine che segue puoi vedere come i cali dell’azionario possano essere estremamente profondi. Allo stesso tempo, anche i cali del mercato obbligazionario, come ci ricorda bene il 2022, possono essere dolorosi e possono durare ben più di quelli azionari protraendosi per decenni (oltre 40 anni tra il 1940 e il 1986).
Nell’immagine non è rappresentata la liquidità, ma essa sottopone l’investitore a cali molto meno severi di azioni ed obbligazioni. Al tempo stesso, ha però una scarsissima capacità di proteggere dall’inflazione, sottoponendo a lunghissimi periodi di perdita di potere d’acquisto.
Alla luce di quanto esposto finora, se ne ricava che la rischiosità di azioni, obbligazioni e liquidità va messa in relazione con il loro periodo di detenzione.
Le azioni sono molto rischiose nel breve periodo, ma hanno una migliore capacità di proteggere i risparmi dal potere corrosivo dell’inflazione.
Viceversa, la liquidità è poco rischiosa nel breve periodo perché espone ad una bassissima volatilità e a cali molto contenuti, ma a lungo andare non protegge il valore reale del capitale investito.
In base ai dati raccolti da Jeremy Siegel e riportati nel suo “Stocks for the Long Run”, dal 1802 le azioni hanno fornito rendimenti migliori delle obbligazioni solamente nel 61% delle annate. Le hanno però superate nell’80% delle decadi e nel 99% dei periodi trentennali.
Sfortunatamente, gli esseri umani sono molto turbati dai rischi di breve periodo e molto poco da quelli di lungo periodo.
Il ruolo di azioni, obbligazioni e liquidità nel tuo portafoglio
Azioni
Il ruolo delle azioni in un portafoglio è quello di fornire la crescita del capitale nel lungo periodo anche a costo di una elevata volatilità.
Per un obiettivo con un orizzonte trentennale, come potrebbe essere quello previdenziale per un quarantenne di oggi, ha sicuramente senso privilegiare un’asset allocation con un peso azionario elevato. Dopotutto, ciò che interessa a distanza di 30 anni dal momento in cui quei soldi serviranno, l’esigenza principale è quella della crescita.
Quando parlo di “peso azionario elevato” sono volutamente generico perché l’orizzonte temporale non è l’unica variabile da valutare per definire la rischiosità di un portafoglio.
Per approfondire leggi: Quanto rischio assumerti?
Obbligazioni
Mentre le azioni sono il motore della crescita, le obbligazioni sacrificano il rendimento a favore di una maggiore stabilità e di una riduzione della volatilità complessiva del portafoglio.
Come abbiamo visto, le obbligazioni hanno rendimenti storici inferiori alle azioni, e quindi offrono una minore protezione dal potere corrosivo dell’inflazione, ma al tempo stesso subiscono cali meno severi e hanno una volatilità inferiore. In condizioni normali (diverse da quelle che abbiamo vissuto nel 2022), le obbligazioni sono una fonte di rendimenti più stabili nel tempo rispetto a quelli azionari.
Oltre che tramite la loro minore rischiosità, le obbligazioni riducono la volatilità complessiva del portafoglio grazie al fatto che sono solitamente correlate negativamente con l’azionario. Questo vuol dire che, in caso di forti cali dei mercati azionari, le obbligazioni subiscono cali inferiori oppure crescono.
Per approfondire i concetti di diversificazione e decorrelazione leggi: Diversificazioni: l’unico pasto gratis.
Liquidità
Anche la liquidità è un asset finanziario, che venga detenuto sotto forma di obbligazioni a brevissima scadenza o come liquidità sul conto corrente. E’ quindi bene capirne pregi e difetti e l’utilità in un portafoglio d’investimenti.
Tra le asset class che abbiamo analizzato, la liquidità è quella che espone ai minori rischi di breve periodo, ma offre rendimenti di lungo periodo piuttosto deludenti e spesso negativi in termini reali.
Un errore comune tra i risparmiatori è quello di avere un’eccessiva liquidità, soprattutto parcheggiata in conto corrente senza alcuna remunerazione.
Oltreché per far fronte alle spese correnti e per spese programmate e imminenti, la liquidità ha due utilizzi: costituire un fondo per le emergenze e ribilanciare il tuo portafoglio.
Per vivere una vita finanziaria serena è opportuno e importante mantenere un fondo per le emergenze con una riserva di liquidità (opportunamente remunerata) pari a 3-12 mesi di spese correnti per poter far fronte ad eventuali emergenze senza dover attingere ai tuoi investimenti.
Altrettanto importante è avere una riserva di liquidità all’interno del tuo portafoglio. La liquidità così impiegata ha due funzioni principali: ridurre la volatilità complessiva e avere delle risorse da cui attingere per ribilanciare il tuo portafoglio.
Per approfondire leggi: L’alternativa al conto corrente esiste!
Conclusione
Il miglior modo per ottenere rendimenti ragionevoli (in base alle tue esigenze e all’orizzonte temporale scelto) senza subire oscillazioni di valore o cali eccessivi per la tua propensione al rischio è detenere un portafoglio composto principalmente da un mix di azioni, obbligazioni e liquidità.
Letture consigliate:
Asset Allocation: La scelta più importante per il futuro dei tuoi investimenti
Propensione al rischio: Quanto rischio assumerti?
Relazione tra rischio e rendimento: "Non esistono pasti gratis": il rapporto tra rischio e rendimento
Diversificazione: Diversificazione: l'unico pasto gratis
Volatilità e cali sono inevitabili: Preparati all'inevitabile: i mercati crolleranno
Strumenti di liquidità: L'alternativa al conto corrente esiste!
AVVERTENZA: è bene sapere che non tutto il rischio è ugualmente remunerato.
A rendimenti attesi maggiori corrisponde sempre un aumento del rischio. Non è però vero il contrario: non sempre l’assunzione di un maggior rischio porta a maggiori rendimenti.
QUI puoi trovare un calcolatore per simulare un investimento sul mercato azionario americano dal 1871 ad oggi.
Buona domenica!
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