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Su orizzonti temporali sufficientemente lunghi, lโinvestimento azionario ha fornito i migliori rendimenti tra le principali asset class.
Come abbiamo visto nel precedente articolo, per investire al 100% sul mercato azionario รจ necessario:
avere un luuungo orizzonte temporale, sicuramente piรน di 15 anni, meglio se 20 o 30;
avere molta pazienza e disciplina, perchรฉ per 20 o 30 anni il tuo investimento sarร sulle montagne russe e dovrai sopportare cali del 20%, 30% e persino 50% (e chissร , forse piรน);
non aver bisogno di quei soldi per 20 o 30 anni. Essere costretti a disinvestire durante un calo a doppia cifra non รจ una bella esperienza;
Se sei certo di soddisfare questi tre requisiti, investire sul mercato azionario รจ la scelta piรน sensata per far crescere in modo considerevole il tuo capitale.
Prima che tu corra a scegliere lo strumento migliore per mettere al lavoro i tuoi risparmi, ti suggerisco di dedicarmi altri 5 minuti e di leggere questo articolo fino in fondo.
Confronto tra un investimento totalmente azionario e un portafoglio 60/40
Presa per assodata la superioritร , dal punto di vista del mero rendimento, dellโinvestimento azionario su lunghi orizzonti temporali, allarghiamo un poโ lo sguardo e vediamo come si รจ comportato un investimento del genere rispetto al classico portafoglio 60/40 negli ultimi 30 anni.
Di seguito metterรฒ a confronto un investimento di 10.000 euro partito a gennaio 1994 in un portafoglio composto al 100% da azionario dei paesi sviluppati (MSCI World) e in un portafoglio composto al 60% da azionario dei paesi sviluppati e al 40% da obbligazioni governative globali con la copertura del cambio in euro, ribilanciato annualmente.
La scelta degli strumenti รจ limitata dal lungo orizzonte temporale preso in esame.
Come previsto, lโinvestimento interamente azionario (linea blu) ha fornito un rendimento superiore, trasformando i 10 mila euro inziali in 82 mila, mentre il portafoglio 60/40 (linea rossa) in โsoliโ 61 mila.
Se guardiamo al solo valore finale, non ci sono dubbi sul fatto che lโinvestimento 100% azionario abbia dato risultati migliori.
Il rendimento perรฒ รจ solo uno degli aspetti da valutare.
Se analizziamo lโandamento dellโinvestimento nel corso dei 30 anni possiamo fare qualche utile considerazione.
Chi avesse investito nel portafoglio 60/40 avrebbe rinunciato ad un 1% di rendimento allโanno (6,24% contro 7,29%), ma avrebbe dovuto sopportare una volatilitร (qui rappresentata dalla deviazione standard) molto inferiore rispetto allโinvestimento azionario: 8,58% contro 14,44%.
Il portafoglio bilanciato risulta piรน efficiente in base allโindice di Sharpe: 0,59 contro 0,47.
Questo indicatore ci fornisce unโidea di quanto rendimento abbiamo ottenuto in base al rischio speso. Un valore maggiore significa che lโinvestimento รจ stato piรน efficiente nel remunerare il rischio assunto.Il portafoglio 60/40 si รจ poi comportato molto meglio nei periodi di maggiore stress dei mercati (e verosimilmente degli investitori), in particolare durante la โdecade perdutaโ (2000-2010).
Entrambi gli investimenti hanno sofferto due cali molto significativi (drawdown in inglese)che hanno toccato il fondo a marzo 2003 e a febbraio 2009.
Mentre lโazionario globale ha perso oltre metร del suo valore in entrambe le occasioni, -54,3% e -56,5%, il portafoglio 60/40 ha contenuto le perdite a -29,3% e -27,7%.
Inoltre, il calo piรน lungo del portafoglio azionario si รจ protratto per 13 anni e 9 mesi (da agosto 2000 a maggio 2014), mentre quello del portafoglio 60/40 รจ durato 5 anni e 6 mesi ( da agosto 2000 a febbraio 2006).
Infine, se si immagina di disinvestire lโintero importo, la โpeculiareโ tassazione italiana sarebbe meno pesante sul portafoglio 60/40 grazie alla sua componente obbligazionaria (i guadagni sulla parte investita in titoli di stato รจ pari al 12,5%, mentre quella sui rendimenti azionari รจ del 26%).
Piano di accumulo
Visto che la modalitร piรน comune dโinvestimento prevede versamenti ripetuti nel tempo, ho simulato anche questa possibilitร .
In questo caso ho ipotizzato un piano di accumulo composto da un versamento iniziale di 10 mila euro a gennaio 1994 con dei versamenti aggiuntivi di 200 euro al mese per i successivi 30 anni, per un totale di 82.200 euro investiti.
I risultati non sono sostanzialmente diversi dallโipotesi di investimento unico salvo che per il capitale finale: anche un semplice accumulo di 200 euro al mese in 30 anni puรฒ fare la differenza.
Anche in questo caso, a fine periodo il portafoglio azionario ha un valore piรน elevato e ha registrato un rendimento annualizzato maggiore.
La volatilitร del portafoglio 60/40 รจ ancora molto inferiore a quella dellโazionario globale e lโindice di Sharpe premia nuovamente il portafoglio bilanciato.
I versamenti ricorrenti del piano di accumulo hanno lโeffetto sia di smussare i due profondi cali del 2000-2003 e del 2009-2009 che di ridurne la durata.
Nel primo caso il portafoglio azionario (linea blu) perde il 47,3%, mentre nel secondo il 45,3%. Il portafoglio 60/40 (linea rossa) perde invece il 19,5% e il 23,8%.
Il calo piรน lungo del portafoglio azionario รจ di 5 anni e 6 mesi, da agosto 2000 a febbraio 2006, mentre quello del portafoglio bilanciato si riduce a 3 anni e 5 mesi, dallโagosto 2000 al marzo 2004.
Va perรฒ tenuto conto che il beneficio derivante dalla diversificazione temporale del piano di accumulo si attenua mano a mano che il peso del versamento periodico si riduce rispetto al capitale complessivo.
Un versamento di 200 euro al mese ha un peso molto diverso su un capitale di 10 mila euro rispetto ad uno di 100 mila.
Nel primo caso in un anno si incrementa il capitale investito del 20% ca. da 10 mila a 12.400), nel secondo del 2% (da 100 mila a 102.400).
CONCLUSIONI
Sappiamo bene che rischio e rendimento vanno a braccetto, quindi non deve sorprendere il fatto che lโinvestimento puramente azionario, su lunghi orizzonti temporali, fornisca migliori rendimenti rispetto ad un portafoglio con una consistente quota di obbligazioni.
Da entrambe le simulazioni appaiono evidenti i benefici della diversificazione sia in termini di riduzione della volatilitร che nel migliorare lโefficienza del portafoglio, intesa come una migliore remunerazione del rischio.
Nella scelta di come comporre il tuo portafoglio dโinvestimenti non devi partire dal rendimento che ti attendi (o meglio, speri) di ottenere, ma dal rischio che sei disposto ad assumerti, tenendo conto che la vita reale รจ molto diversa dalle simulazioni e che quando investi soldi veri le emozioni giocano un ruolo fondamentale.
Se invece che nel marzo 2024 ci trovassimo nel marzo 2009, esattamente a metร del percorso dโinvestimento trentennale simulato, staremmo vivendo una situazione totalmente diversa da quella attuale.
Ci troveremmo nel bel mezzo di una epocale crisi economica e finanziaria, con lโeconomia che sta andando a rotoli, il sistema finanziario sullโorlo del collasso e con la disoccupazione in crescita.
Il tuo investimento starebbe vivendo il secondo crollo significativo in meno di 10 anni; a seconda del portafoglio di partenza (60/40 o 100% azionario) staresti perdendo oltre un quarto o oltre la metร del capitale che avevi solo nove mesi fa.
Saresti in grado di tenere duro e andare avanti?
Con il senno di poi sappiamo con assoluta certezza che sarebbe stata la scelta giusta, il mercato azionario ha toccato il fondo proprio nel marzo di 15 anni fa.
Ma in occasioni del genere le scelte giuste sono molto difficili da compiere e soprattutto da mantenere.
Non sto cercando di dissuaderti dallโinvestire sul mercato azionario, il mio intento รจ aiutarti a farlo e farlo con consapevolezza.
Dopo anni di rendimenti azionari molto positivi e ampiamente superiori a quelli medi, come gli ultimi 15, investire sul mercato azionario puรฒ sembrare una passeggiata.
Non lo รจ.
Se non sei disposto a sopportare di vedere il tuo investimento perdere oltre la metร del suo valore mentre rischi di perdere il posto di lavoro e sei costantemente bombardato da notizie negative, investire al 100% in azioni non fa per te, a prescindere dal tuo orizzonte temporale.
Dโaltro canto, ogni euro non investito sul mercato azionario sul luuungo termine rappresenta un costo in termini di minore rendimento.
Eโ un costo che puรฒ aver senso pagare per ottenere un portafoglio meno volatile.
Ognuno deve trovare il giusto e soggettivo compromesso tra rendimento nel lungo periodo e protezione del capitale nel breve periodo.
Il compromesso che gli permette di investire abbastanza a lungo da ottenere i rendimenti del mercato azionario di cui abbiamo parlato settimana scorsa.
Ecco cosa puoi aspettarti a grandi linee.
Nellโimmagine vedi il migliore e il peggiore risultato annuale dal 1901 al 2022 e il rendimento medio annualizzato di diversi portafogli con una rischiositร crescente, dal 100% di obbligazioni globali (a sinistra) al 100% di azioni globali (a destra).
Come puoi vedere, i risultati ottenuti nellโultimo trentennio dai portafogli che abbiamo simulato sono in linea con quelli medi storici: 60/40 (in arancione) e investimento totalmente azionario (in bordeaux).
Il problema di grafici e simulazioni รจ che non rendono lโidea di come ti sentirai quando le cose si metteranno male. E le cose, prima o poi, si metteranno male, posso garantirtelo.
Quando ti trovi ad investire dei risparmi con un orizzonte temporale molto lungo, assumerti troppo poco rischio รจ un errore.
Lโunico errore peggiore รจ quello di assumerti piรน rischio di quello che sei in grado di sopportare.
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Nick Murray
Buona domenica!
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